“Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori, le cortesie, l’audaci imprese io canto” "Ovunque vadano, in India, in Etiopia, in Scozia, in Olanda, i cavalieri trovano per riposarsi lo stesso boschetto di soavi allori, le erbette molli, le aure fresche e un rivo ristoratore che scorre. L'immaginazione di pace botanica e floreale ignora le differenze di contenuti e latitudini, come se la geografia del romanzo fosse la geografia di un giardino, che gode di un unico clima, e al di fuori del quale c'è l'indeterminato e le nebbie...". Con questo approccio, Cavazzoni, che ha dedicato alla follia umana le sue storie più belle, rilegge l'"Orlando furioso", che presentiamo nella cura attenta e puntuale di Innamorati, uno dei maggiori specialisti della letteratura italiana del Cinquecento.