Nel 2011 Mingyur Rinpoche, noto e stimato monaco buddhista tibetano, lascia nottetempo il suo monastero in India per iniziare, all’insaputa della sua cerchia, un ritiro itinerante che durerà quattro anni, sulla scorta dell’antica tradizione dei sadhu, gli asceti erranti che rinunciano a tutto per vivere svincolati dalle convenzioni mondane. Questa esperienza, che lo metterà in contatto diretto con i sei bardo, gli stati intermedi tra una vita e l’altra, e in cui avrà a che fare con la fame, il freddo e la paura, cambierà profondamente il suo modo di meditare e di vivere; gli permetterà di raggiungere una maggiore consapevolezza, che una volta tornato al monastero metterà al servizio dei suoi studenti.