Nel Discorso del Demone sulle Arti Marziali, tradotto da Issai Chozanshi da un classico del XVIII secolo destinato ai samurai, un anonimo guerriero si reca sul monte Kurama, il regno tradizionale dei Tengu, demoni con lun- ghi nasi, metà uomini e metà uccelli. Lì incontra una legione di tali demoni e, attraverso una serie di colloqui e discorsi spesso giocosi, essi gli rivelano i principi più profondi delle arti marziali e gli mostrano come i segreti dell’arte della spada impregnino di sé le verità della vita stessa. Il libro inizia con i Discorsi, una raccolta di storie fantastiche sul tema della trasformazione, che per Chozanshi rappresenta un fenomeno centrale della pratica delle arti marziali. Nella parte principale dell’opera, Il Discorso, Chozanshi dimostra come la trasformazione sia favorita e alimentata dal ch’i, la vitale e fondamentale energia che fluisce in tutte le cose. A tal fine, l’autore usa la voce dei Tengu, mentre il lettore è esortato ad ascoltare insieme al samurai le rivelazioni da parte del demone delle profonde verità concernenti il ch’i, i principi di yin e yang, per conoscere il modo in cui tali forze modellano la nostra esistenza.