Il paradigma economico dominante tende a far crescere le disparità fra le diverse aree del mondo e a concentrare ricchezze, tecnologia e potere nelle mani di minoranze sempre più ristrette. La globalizzazione del'economia finisce per rendere superflue masse sterminate di popolazione del pianeta, ma tutto questo alle nostre latitudini non è molto visibile. Ci vogliono altro occhi - gli occhi del Sud - per vedere come l'economia di mercato si sia trasformata in religione universale che riduce i poveri a mercanzia e li tratta come spazzatura. in fondo gli unici esperti che sanno davvero cos'è l'economia sono coloro che ne subiscono i contraccolpi.

Ogni cittadino occidentale ha ricevuto negli ultimi nove anni più di 1000 dollari dai paesi del sud del mondo per il pagamento degli interessi sul debito estero. Si tratta di una specie di "guerra invisibile" del Nord ricco contro il Sud povero, che possiede tutti i vantaggi della guerra tradizionale senza averne gli inconvenienti. Ma c'è un fatto nuovo che non avevamo calcolato: il Sud affamato e dissanguato da regole economiche ingiuste ci sta trascinando nella recessione. le crisi economiche nostrane, che tanto ci preoccupano, non si risolveranno solo all'interno dei nostri paesi. La disoccupazione, il mercato della droga, l'emigrazione incontenibile trovano la loro spiegazione ultima nella devastazione del Sud del mondo. Dovremmo smettere, nel nostro stesso interesse, di osannare in maniera cinica e miope al libero mercato e cominciare a elaborare progetti economici e sociali che tengano conto di tutta l'umanità, e non solo dei privilegiati.