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Mircea Eliade
Sull'Erotica Mistica Indiana
E altri scritti
Bollati Boringhieri
Pag. 103 Formato: 11,5 x 17,5 cm. Anno: 1998 ISBN: 978-88-339-1095-6
€. 9.30 €. 8.83 (-5%)
"Nuda, ogni donna incarna la Natura (...). La si dovrà dunque contemplare con la stessa ammirazione e lo stesso distacco che si pone nel considerare l'impenetrabile mistero della Natura, il suo potere infinito di creazione". Così inizia il breve saggio di Eliade che dà il titolo al volumetto. Un contributo di grande suggestione sul cerimoniale sessuale di origine yogi-co-tantrico rimasto vivo in più di una scuola buddhista o visnuita, dove il gioco erotico svolge il ruolo di un veicolo verso il Nirvana: l'esperienza paradossale della Unità che realizza la condizione divina. Altrettanto appassionante è il testo su Borabudur, il celebre tempio buddhista dell'isola di Giava di cui Eliade analizza il simbolismo cosmico. Più precisamente, il tempio o "stupa" è un corpo simbolico di Buddha e perciò il fedele sperimenta il buddhismo visitandolo, apprendendolo come se recitasse le parole di Buddha o meditasse su di esse. Corpo mistico, il tempio è insieme monumento funerario e rappresentazione simbolica dell'universo. A questi due studi che rinviano ai contributi maggiori dello storico delle religioni si accompagna una testimonianza autobiografica: il ricordo appena velato di nostalgia del primo soggiorno in india, dal 1928 al 1931, che avrebbe marcato per sempre la vita e l'opera dell'autore, allora poco più che ventenne.
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Scheda dell'autore: Mircea Eliade
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informazioni sull'Autore: Mircea Eliade
Mircea Eliade (Bucarest 1907 - Chicago 1986) fu uno dei massimi storici delle religioni del Novecento, professore a Parigi e a Chicago. Eliade fu fenomenologo delle religioni, studioso ed espertissimo di yoga e di sciamanesimo, filosofo e saggista. Per i contatti giovanili con l'estrema destra rumena è stato tenuto lungamente al bando e screditato, tra gli intellettuali italiani e, per converso, assai caro e citato dalla destra nostrana. Entrambe le posizioni costituiscono un pre-giudizio che nulla ha a che vedere con il valore dello studioso e del letterato, proposto 10 volte (sia pure senza esito) per il premio Nobel della letteratura. Al centro del pensiero di Eliade c'è il concetto di mito come ierofania (apparizione / rivelazione del sacro). Il mito è un atto di creazione dello spirito indipendente dalla storia, ma che anzi fonda esso stesso la storia, e che nel corso della storia si ripete e ritorna ciclicamente. La storia delle religioni è quindi storia delle ierofanie che si ripetono nel tempo dell'uomo, riproponendovi l'alternanza sacro / profano (sia nel tempo - con le feste - che nello spazio - con i "centri del mondo") e riattualizzando per questa via i miti primordiali.
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