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Rudolf Steiner
Rudolf Steiner Il Genio della Scienza dello Spirito
Scritti scelti a cura di Alex Burkart
Bis
Pag. 470 Formato: 13,5 x 20,5 cm. Anno: 2010 ISBN: 978-88-6228-065-5
€. 24.80 €. 23.56 (-5%)
Tratto dalla Prefazione di Pietro Archiati:
Ricordo bene il mio senso di contentezza quando ebbi in mano per la prima volta questa antologia di testi di Rudolf Steiner. Era appena uscita in tedesco, e io mi trovavo per qualche giorno a Monaco di Baviera. Perbacco, mi dicevo, edita dalla popolare Hugendubel! E più sfogliavo e leggevo, e più cresceva il mio tripudio: un’enormità di testi di Steiner che affrontano tutti i campi dello scibile, cuciti insieme da un commento senza grandi pretese, quasi a dirti che i contenuti sono tali che parlano meglio da soli.
Steiner attende a tutt' oggi di essere reso accessibile a tutti, al di là del dogmatismo settario di certi suoi seguaci, e anche senza essere annacquato, però, come fanno altri per renderlo appetibile al mondo balordo d'oggi, pieno di gente che pretende di far ingresso nel mondo dello spirito in carrozza, senza un minimo di lavorio su di sé. Ed è proprio questo miracolo che Axel Burkart sa compiere nel suo modo di presentare Steiner: grazie al suo atteggiamento di venerazione, direi quasi di umiltà nei confronti di questo gigante dello spirito, egli riesce a fartelo conoscere lasciandolo parlare da solo.
Non ha bisogno di scusarsi presso il lettore per la grande ammirazione che ha per lui, né di dar prova di autonomia nei suoi confronti criticandolo un po' qua un po' là. Ho sentito diversi antroposofi stroncare questa antologia. E non ha una struttura logica, e non si può dedicare un capitolo alla nicotina e pari pari uno alla cristologia, e i testi scelti vanno bene solo per i gusti della gente new age, e La filosofia della libertà non trova il posto che le spetta, ed è tutta una pia esortazione a "credere" a mille cose solo perché le dice Steiner, senza mettere in risalto il pensiero, che è la spina dorsale dell’antroposofia ... lo trovo queste obiezioni del tutto infondate. Con la sua raccolta di testi, Burkart fa come uno che venga da un altro mondo con una valigia piena di gioielli, i più belli che si possano immaginare, molti di essi, per di più, di una fattura mai vista prima. Ti spalanca la sua valigia davanti agli occhi, lui stesso con gli occhi luccicanti di una gioia incontenibile.
Vuol condividere con te il suo inestimabile tesoro, e tu come reagisci? Pretendi che ti faccia prima un catalogo sistematico di ciò che ti ha portato, che ti dica nome e cognome di ogni prezioso che tira fuori, di ogni tipo di diamante che ti mostra? Sii sincero: se fossi al suo posto, faresti tu pure la sola cosa ragionevole in un caso simile: afferreresti a vanvera nella valigia quello che capita, perché tanto sei certo che qualsiasi gemma ti capiterà in mano mozzerà il fiato a chiunque per la sua bellezza. Noi uomini siamo, per nostra fortuna, tutti diversi gli uni dagli altri. È questa diversità che rende interessante la vita. Ci sono persone che affrontano i misteri dell’esistenza più con la loro testa, con la logica del pensiero, e altre che vi accedono meglio con la logica del cuore, con l'intuito proprio del sentimento.
Se questa antologia di testi steineriani raggiunge di preferenza persone di cuore, io ho un motivo del tutto personale di essere grato all’autore. Non pochi lettori dei miei libri si lamentano che sono troppo difficile, troppo "di testa', nonostante tutti gli sforzi che ho fatto nel corso degli anni per abbassare il tiro. Tante persone che io non sono in grado di "toccare" col mio modo di aprire la valigia steineriana, saranno toccati da questi testi, che io non sarei capace di presentare col gesto di chi sa scomparire di fronte alla loro bellezza. Quando leggo Rudolf Steiner mi pare di capire meglio perché la Bibbia affermi che il creatore del mondo poté finalmente riposarsi dopo aver creato l'uomo: da artista sommo qual è, poté darsi pace solo dopo aver creato un altro artista degno di lui, capace di dargli una mano!
Con l'uomo, infatti, non si sentiva più solo nel creare sulla terra: ora poteva riposare un po' per lasciar continuare lui. .. I greci hanno riassunto il loro eros conoscitivo nella massima: «Conosci te stesso». Steiner chiama la sua scienza dello spirito "antroposofia", cioè saggezza umana, conoscenza umana dell'uomo quale microcosmo, in cui si riassume e si rispecchia il macrocosmo. Quando l'uomo vuoi conoscere direttamente il grande mondo, non fa che fantasticare a vanvera. Se si dedica invece alla conoscenza del microcosmo "uomo", se si attiene all'esperienza concreta che fa di se stesso, può capire sempre meglio anche il mondo.
La scienza dello spirito di Steiner vuoi essere una conoscenza dell'uomo da parte dell'uomo, soprattutto nel senso che va conquistata a partire dal pensiero umano. E ciò perché l'umanità è oggi in grado di fare un bel passo in avanti rispetto all'antica "teosofia", o saggezza divina, che si fondava su una rivelazione impartita dall'alto.
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Scheda dell'autore: Rudolf Steiner
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informazioni sull'Autore: Rudolf Steiner
Rudolf Steiner,(1861-1925) nato a Kraljevica in Croazia, visse la sua infanzia in zona di frontiera tra est e ovest. Suo padre fu telegrafista alle ferrovie di stato nella stazione di Pottschach. Benché in un paesino, Steiner fu così circondato dalla moderna tecnologia nascente. Più tardi si convinse che la miscellanea di queste due influenze - la bellezza naturale del posto e la più moderna tecnologia - avesse forgiato il suo carattere facendo di lui un misto di scienziato e di visionario.Si laureò in filosofia a Vienna nel 1891. Grande influenza esercitò su di lui la filosofia della natura di Goethe di cui curò la pubblicazione delle opere scientifiche. Come Goethe, considerava la natura "l’ornamento vivente di Dio" e si opponeva alla tendenza di considerarla un mondo di materia morta. Steiner non aveva riserve preconcette nei confronti della scienza (egli stesso si considerava uno scienziato) ma gli pareva che la scienza dovesse essere liberata dal materialismo.
Il contesto storico
Trasferitosi a Berlino, aderì alla Società Teosofica di cui, nel 1902 divenne segretario generale della sezione tedesca anche se mantenne sempre una certa distanza dalle cosmogonìe un po' bizzarre elaborate da Madame H. P. Blavatsky, fondatrice del movimento.La Dottrina Teosofica (conoscenza sapienziale del divino) ebbe gran fortuna agli albori di questo secolo.Essa si proponeva di ricondurre l’uomo, prigioniero della nuova visione materialistica e degli ormai consunti dogmi delle chiese cristiane, alle fonti "dell’antica sapienza" (soprattutto orientale) .L’accesso a queste fonti era iniziatico ed affidato ad esperienze di tipo medianico. Attraverso queste "visioni personali" doveva essere possibile accogliere le rivelazioni di "Maestri Invisibili": i " Grandi Custodi dell’Umanità" considerati l’origine dell’ispirazione teosofica. In seguito l’influenza di questo movimento scemò a causa delle numerose scissioni tra le quali per l’appunto quella di Steiner nel 1913 e soprattutto quella di Krishnamurti (1929) , che sciolse definitivamente "l’ordine della stella d’oriente " in quanto esso, secondo le predizioni, doveva solo "preparare l’avvento di un giovane indù quale nuovo Istruttore-Del-Mondo".
Il pensiero
Nel 1913 si staccò dalla Società Teosofica per fondare la Società Antroposofica con sede a Dornach in Svizzera, nel "Goethenaum", un tempio appositamente costruito.L’Antroposofia si distingue dalla Teosofia per il maggior rilievo conferito alla natura e al destino dell’uomo.Centro della dottrina antroposofica è la distinzione nell’uomo di sette principi: il corpo fisico, il corpo etereo, il corpo astrale, l’io, l’io spirituale, lo spirito vitale, l’uomo-spirito.
Con la morte il corpo fisico si dissolve, mentre quelli etereo e astrale accompagnano l’io in un periodo di sonno profondo che precede una successiva incarnazione. Il ciclo delle rinascite, coinvolgendo l’intero cosmo attraverso millenni di evoluzione, è destinato a concludersi con "L’UNIVERSALE RITORNO ALLO SPIRITO PURO".
Steiner prese da Hudson la teoria delle due menti e dei due emisferi. Il cervello di destra - l’"altro tu" - ha a che fare con le intuizioni, i "significati globali", le forme complessive; è la parte di noi che apprezza la musica e la poesia.
Il cervello sinistro studia il mondo al microscopio; è ossessionato dal "qui e ora". Ha a che fare col linguaggio, la logica e il calcolo.L’emisfero destro porta in sè lo "spazio dell’anima", un mondo interiore che Steiner riteneva reale, parallelo e, in qualche modo, ispezionabile."Per visitare i nostri mondi interiori - anche solo per essere completamente assorbiti da un libro o per ascoltare la musica - dobbiamo perdere l’abitudine di essere sempre all’erta. Dobbiamo acquisire l’abitudine al rilassamento, al mettere da parte le nostre ansie".
Steiner era convinto che coll’addestramento chiunque potesse sviluppare la facoltà di vedere questo altro regno dell’essere. Per accedere ad esso occorre sviluppare "la visione interiore": una sorta di "percezione extrasensoriale" che non ha niente a che fare con la chiaroveggenza o lo spiritismo.Huxley sostiene che ci sono due modi per vivere quello strano continente: le droghe e l’ipnosi. Il metodo di Steiner ha a che fare piuttosto con quest’ultimo.Egli sosteneva di essere una di quelle persone che sono nate colla capacità di "rilassarsi dentro il cervello di destra". Aveva esplorato quel mondo mentale che ciascuno porta dentro di sè: Sapeva che esisteva. E non cessava mai di ripetere ai suoi amici: " sbagliate a trattare il mondo della mente come se fosse soltanto una metafora. E’ un’altro paese, e tutti abbiamo il passaporto per entrarci".
I suoi insegnamenti raggiunsero gli angoli più remoti del mondo (egli diede origine a vere e proprie scuole e "scienze applicate": dalla pedagogia alla medicina, all’agricoltura all'economia, ecc.) . Scrisse una quantità straordinaria di libri dai titoli più strani e dai contenuti più stupefacenti epperò la valanga di idee proposte oscurano la chiarezza e la semplicità della sua visione di base che, a tratti e a lampi ci illumina sul suo segreto imperscrutabile.Ma al di là delle pretese della ragione, quello che ci attrae è di essere stati in contatto con una mente capace di questa straordinaria qualità di esperienza interiore.
Opere
Fondamenti di una gnoseologia goethiana (1886), Filosofia della libertà (1894), Il Cristianesimo come fatto mistico (1902), Teosofia (1904), L'iniziazione (1904), Dalla cronaca dell'akasha (1904), I gradi della conoscenza superiore (1905), La saggezza dei Rosacroce (1907), La scienza occulta (1910), Il mondo dei sensi e il mondo dello spirito (1911), Vita da morte e nuova nascita (1913), La soglia del mondo spirituale (1913), Esigenze sociali dei tempi nuovi (1918), Arte dell'educazione (1919),La questione sociale (1919), L'uomo, sintesi armonica delle attività creatrici (1923), Antroposofia (1924), La mia vita (1925).
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