Wilhelm Reich (Dobrzcynica, 24 marzo 1897 – Lewisburg, 3 novembre 1957) è stato un medico e psichiatra austriaco, allievo di Sigmund Freud e noto per la sua controversa teoria sulla cosiddetta "energia orgonica". L'importanza dell'opera di Whilelm Reich per la storia della civiltà umana è di assoluto valore e non può essere in alcun modo svilita dalle sfortunate e dolorose vicende che lo condusserro alla fine della sua vita. Tali contributi sono:
All'accurata diagnosi delle disfunzioni sessuali individuali e sociali pervenne fino dai nuovi studi sul carattere nevrotico del 1924 (Der Triebhafte Chrarakter) essendo stato allievo prediletto di Sigmud Freud ed esperto psicoanalista, direttore dei seminari agli psicoanalisti in formazione, scopritore delle difese caratteriali e autore del classico della letteratura psicoanalitica "Analisi del carattere" (prima edizione, Berlino 1933) , tuttora parte integrante della formazione dello psicoanalista.
Creò tra il 1925 e il 1930 i primi consultori per adolescenti e giovani, di cui una pallida discendenza è tutt'oggi in Italia l'Aied, fondato all'origine in Italia dal Prof. Luigi de Marchi, convinto reichiano.
Reich fu autore della sintesi tra psicoanalisi e marxismo, ripresa successivamente dal filosofo Herbert Marcuse nel suo libro Eros e Civiltà (non risultano opere successive di filosofi che abbiano avanzato le tesi ivi elaborate) e autore di ricerche specifiche sull'autoritarismo della famiglia ai tempi della scuola di Francoforte. La famiglia era identificata anche da Reich come cellula privilegiata per la repressione sessuale e la diffusione della "peste emozionale".
L'influenza sociale di Reich fu notevole e ripresa in Inghilterra da Alexander Neill che su principi reichiani fondò la scuola di Summerhill. Le sue ricerche spaziarono in molti ambiti, senza limitarsi al suo campo specifico di studi, quello della psichiatria. Nell'ultima parte della sua vita alcune ricerche da lui compiute lo portarono ad affermare di avere scoperto una presunta nuova forma di energia, il cosiddetto "orgone". Queste teorie furono fortemente osteggiate dalla comunità scientifica, in quanto mancanti di prove sperimentali e di un apparato teorico a sostegno.
Subì una condanna a due anni di reclusione; durante il processo a suo carico, avviato a seguito delle indagini della FDA statunitense sulla validità della sua presunta "terapia orgonica", Reich sostenne che la Corte americana non era qualificata per giudicare le sue teorie e morì in carcere nel 1957 per un infarto.