Anne Ancelin Schützenberger (1919), psicologa e psicoterapeuta francese, professore emerito all’Università di Nizza, è nota la grande pubblico per i suoi importanti contributi nel campo della cosiddetta “psicogenealogia”. Cresciuta a Parigi, dove ha compiuto i suoi studi, prima in matematica, poi in legge, in psicologia e in lettere, studi che ha dovuto interrompere a causa della Seconda Guerra Mondiale, nel corso della quale ha preso parte alla resistenza. Ha trascorso 3 anni negli Stati Uniti, dove si è specializzata in psicologia sociale e in dinamica dei gruppi e dove ha partecipato ai corsi dell’Istituto Moreno. Si è formata allo psicodramma con Jacob Levi Moreno, alla comunicazione non verbale con Erwin Goffmann alla scuola della Pennsylvania, alla terapia breve di emergenza con Diana Everestine, alla psicoanalisi con Robert Gessain e Françoise Dolto, all’analisi di gruppo con Sigmund Heinrich Foulkes, alla dinamica dei gruppi con gli allievi di Kurt Lewin.
Ha inoltre lavorato con Carl Rogers, Margaret Mead e Gregory Bateson, e con il cosiddetto gruppo di Palo Alto. Ha partecipato all’organizzazione di un comitato per la creazione di un’associazione internazionale di psicoterapia di gruppo (lo IAGP), della quale è stata segretario generale e presidente. Ha inoltre organizzato il Primo Congresso Internazionale di Psicodramma. A partire dagli anni ’70, ha iniziato a interessarsi a metodi di cura complementari per i malati di cancro e al sostegno psicologico per i malati e i loro familiari. Dal 1967 dirige le ricerche del laboratorio di psicologia sociale e psicologia clinica, animando seminari e gruppi di formazione in tutto il mondo. Ha inoltre fondato una scuola francese di psicodramma, continuando l’insegnamento e il perfezionamento dello psicodramma e dei metodi di gruppi. Il suo grande merito è quello di aver presentato al grande pubblico il suo lavoro sula psicogenealogia, in particolare nel libro La sindrome degli antenati, divenuto un best-seller in tutto il mondo.
Il suo contributo ha permesso a numerosi terapeuti di integrare l’aspetto transgenerazionale nella loro pratica psicanalitica. In particolare, Anne Ancelin Schützenberger volge la propria attenzione al contesto, ai fenomeni e alle situazioni nel proprio contesto familiare, storico, economico, culturale, nazionale e psico-storico. La ricchezza del suo approccio dipende dalla varietà dei suoi punti di vista: psicologia, psicoanalisi, psicologia sociale, antropologia culturale, terapia familiare e comunicazione non verbale, ovvero il linguaggio del corpo e l’uso dello spazio. Dopo il ritiro dall’attività accademica, ha proseguito la propria formazione sulla chiarificazione dei legami trans generazionali, dei segreti di famiglia, della lealtà invisibile e dei lutti non elaborati di perdite personali e familiari