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The Ecologist
Popoli Sovrani
The Ecologist n. 11
Lef
Pag. 96 Formato: 15 x 21 cm. Anno: 2012 ISBN: 978-88-65000-61-8
€. 12.00 €. 11.40 (-5%)
Selvaggi, arretrati, incivili. Molti sono gli stereotipi che colorano le definizioni dei popoli primari. Eppure, con questa raccolta di articoli apparsi sugli Ecologist nelle varie edizioni, si dimostra come in realtà queste popolazioni siano molto più che semplici “persone da acculturare”. Ancora oltre, si mette in luce come la società occidentale si ostini a pensare di rappresentare il futuro di tutte le società e come concepisca i suoi interventi come missioni di soccorso per “aiutare queste popolazioni tribali a svilupparsi”, errando. Si impone in questo modo una riflessione sullo sviluppo tecnologico e umano e ci si interroga sul senso dell’affanno occidentale verso la crescita e la pienezza di mezzi, servizi e cose. E’ allora che si riscopre il valore della persona indigena, come contenitore che raccoglie in sè, nella pacatezza e nella semplicità della propria esistenza, i valori dell’intera umanità che l’Occidente, nella sua corsa sfrenata verso lo sviluppo, ha dimenticato.
In un piccolo villaggio sulla costa del Messico, un americano incontra un pescatore messicano che sta facendo la siesta e gli chiede: «Perché non sta in mare più a lungo?». Il messicano risponde che la sua pesca quotidiana basta a coprire i bisogni della sua famiglia. Allora l’americano chiede: «Cosa fa il resto del tempo?». «Sonnecchio, pesco un po’, gioco con i miei figli, faccio la siesta con mia moglie. La sera vado a trovare i miei amici. Beviamo vino e suoniamo la chitarra. Ho una vita piena.» L’americano lo interrompe: «Segua il mio consiglio. Cominci a pescare più a lungo. Con i guadagni, compri una grande barca. Con il denaro che frutterà la barca, apra un laboratorio tutto suo. Lasci il villaggio e vada a Città del Messico, poi a New York, da cui potrà dirigere tutti i suoi affari». «E dopo?», domanda il messicano. «Dopo» dice l’americano «metterà la sua società in borsa e farà milioni». «Milioni! Ma dopo?» replica il pescatore. «Dopo, potrà andare in pensione, andare a vivere in un piccolo villaggio sulla costa, sonnecchiare, giocare con i suoi figli, fare la siesta con sua moglie, passare le serate a bere e a suonare la chitarra con i suoi amici!»
GLI AUTORI DEGLI ARTICOLI PRESENTI : Edward Goldsmith, Jerry Mander, Robert Allen, G. Reichel-Dolmatoff, Marshall Sahlins, Erik Navet, François Partant.
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Scheda dell'autore: The Ecologist
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informazioni sull'Autore: The Ecologist
Prima rivista ecologista fondata da Edward Goldsmith nel 1970, l'Ecologist è oggi l'unica al mondo pubblicata in più lingue (inglese, francese, spagnolo, portoghese, arabo, italiano) e con otto diverse redazioni in altrettanti paesi: Inghilterra, India, Nuova Zelanda, Francia, Spagna, Brasile, Libano e Italia. Ogni redazione è totalmente autonoma e determina i contenuti della rivista in relazione agli argomenti di maggior interesse per i lettori della propria nazione. La pubblicazione de l'Ecologist italiano, iniziata nel settembre 2004 dalla Libreria Editrice Fiorentina di Giannozzo Pucci che dirige la collana, porta in Italia una visione finora emarginata nel nostro dibattito sull'ambiente, quella che si basa su un'idea di natura vicina alle religioni tradizionali e ai popoli indigeni. L'Ecologist italiano esce come collana di volumi monografici con un'attenzione particolare, anche attraverso ricerche scientifiche, a raccogliere e diffondere conoscenze utili ad una politica di medicazione delle piaghe della società e della natura.
La cultura scientifica, instauratasi in Occidente dal Seicento in poi e che oggi occupa gran parte del pensiero della destra, della sinistra e del mondo cattolico, non vede nella natura un senso morale ma solo un complesso di leggi, sempre in discussione per scoprirne nuove, la cui decodificazione è finalizzata all'utilità materiale. La natura intesa così solo come materia prima e risorsa per lo sviluppo economico è oggetto di trasformazione per un uso strumentale più o meno breve e la sua destinazione ultima è quella di rifiuto. L'Ecologist italiano si colloca nel percorso di riscoperta dell'etica tradizionale, terreno comune fra tutti i popoli del mondo, per cui il bene compiuto nel microcosmo ha importanti riflessi nel macrocosmo e aiuta a rispondere alle grandi domande dell'anima umana. L'Ecologist, pur essendo laico, crede nella libertà per tutti di professare apertamente la propria fede nella comune identità di appartenenti e custodi della Terra.
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