DISPONIBILITÀ IMMEDIATA
|
Osho
Liberi di Essere
Oscar Mondadori
Pag. 352 Formato: 12,5 x 19 cm. Anno: 2007 ISBN: 978-88-04-56414-0
€. 13.00 €. 12.35 (-5%)
Il cammino verso la libertà è pieno di domande e incertezze. possibile sapere veramente chi siamo? Le nostre vite hanno uno scopo, o siamo qui solo per caso? In cosa possiamo contribuire a questa esistenza? Che cosa possiamo diventare, creare, condividere? In questo libro Osho ci sfida a comprendere noi stessi e il nostro mondo in una luce assolutamente nuova. Il primo passo verso questa comprensione, dice, è di interrogarci e dubitare di tutto ciò che ci hanno insegnato a credere. Per tutta la vita innumerevoli persone ci hanno insegnato delle cosiddette verità che abbiamo imparato ad accettare senza ragione alcuna. solo nel mettere in discussione i nostri sistemi di credenze, i nostri presupposti e pregiudizi che possiamo cominciare a scoprire la nostra voce individuale e guarire le divisioni al nostro interno e fuori. Una volta che scopriamo il nostro autentico essere, possiamo includere tutti gli aspetti dell'esperienza umana dalle qualità terrene di amante del piacere che caratterizzano Zorba il Greco a quelle di osservazione distaccata e di silenzio caratteristiche di Gautama il Buddha. Possiamo diventare interi e vivere con integrità, in grado di rispondere in modo creativo e compassionevole a tutte quelle divisioni religiose, politiche e culturali che angustiano attualmente la nostra società. In questo suo lavoro fondamentale, Osho identifica, allenta e infine contribuisce a sciogliere i nodi di paura e incomprensione che ci tengono legati, lasciandoci liberi di scoprire e creare il nostro cammino individuale verso la libertà.
ALCUNI ESTRATTI
Il dubbio Io non credo nella fede. La mia via si basa sulla conoscenza e la conoscenza è una dimensione totalmente diversa. Parte dal dubbio, non dalla fede. Non appena credi in qualcosa, hai smesso di indagare. La fede è uno dei veleni che più distruggono lintelligenza umana. Tutte le religioni si basano sulla fede, solo la scienza si basa sul dubbio. E vorrei che anche la ricerca religiosa fosse scientifica, basata sul dubbio; in questo modo non avremo più bisogno di credere e un giorno potremo arrivare a conoscere la verità del nostro essere e la verità dellintero universo.
Cambiare Dobbiamo cambiare la nostra consapevolezza, creare più energia meditativa nel mondo, sviluppare più amore. Dobbiamo distruggere il vecchio le sue brutture, le sue putride ideologie, le sue stupide discriminazioni, le sue superstizioni idiote e creare un nuovo essere umano dagli occhi limpidi e dai valori nuovi. Una discontinuità con il passato: questo è il significato della ribellione. Queste tre parole ti aiuteranno a capire: riforma, rivoluzione e ribellione. Riforma vuol dire modifica. Il vecchio resta, ma gli dai una nuova forma, un aspetto rinnovato: è come ristrutturare un vecchio edificio. La vecchia struttura resta in piedi: gli dai una lavata, la ripulisci, apri porte e finestre qui e là. La rivoluzione va più in profondità della riforma. Il vecchio rimane, ma vengono inseriti più cambiamenti, anche nella struttura di base. Non stai solo ritinteggiando la facciata e aprendo porte e finestre: stai aggiungendo qualche piano, avvicini ledificio al cielo. Tuttavia, il vecchio non viene distrutto, resta nascosto dietro al nuovo, ne costituisce le fondamenta. La rivoluzione è una continuità con il vecchio. La ribellione è una discontinuità. Non è né riforma né rivoluzione: semplicemente, ti sconnetti da tutto ciò che è vecchio. Le vecchie religioni, le vecchie ideologie politiche, il vecchio essere umano ti stacchi radicalmente da tutto ciò che è vecchio; riparti da zero, inizi la vita da capo. Solo un nuovo essere umano può salvare lumanità, questo pianeta e la meravigliosa vita che vi si è sviluppata.
Creare La gente si chiede perché la vita sembra priva di significato: il significato non esiste a priori, bisogna crearlo; solo se lo crei, lo scoprirai. Prima di tutto lo si deve inventare. Non si trova per terra come un sasso, va creato, come un canto. Non è un oggetto, ma un senso che aggiungi alla vita tramite la tua consapevolezza. La verità non ti può essere data, tuttavia ne puoi avvertire la fragranza. E dopo averla percepita, puoi iniziare a cercarla nel tuo centro più intimo, nel tuo essere: deve svilupparsi, è una crescita. Il significato è unevoluzione, gli dovrai consacrare tutta la tua vita.
La mente La gente percorre migliaia di chilometri per venire a sentire un maestro, e poi neanche ascolta!. La mente non può ascoltare, le è impossibile; non è in uno stato di ricettività. La mente è aggressiva, salta alle conclusioni con tanta velocità e rapidità che manca totalmente il punto. In realtà, ha già concluso: sta semplicemente aspettando che quelle conclusioni si rivelino giuste. Per favore, non tentare di capire; piuttosto, cerca di meditare. Danza, canta, medita, lascia che la mente si calmi un po. Permetti che nel fiume della mente, carico di fango e foglie morte, la sporcizia si depositi sul fondo. Lascia che diventi limpido, pulito e trasparente, perché solo allora potrai comprendere quello che sto dicendo; a quel punto, diventa semplicissimo. Non sto esponendo una filosofia molto complicata non è affatto una filosofia sto semplicemente puntando il dito verso alcune verità che ho sperimentato e che tu puoi sperimentare non appena lo decidi. Ma devessere un cammino, una via da percorrere.
La meditazione La meditazione è lunico metodo che può renderti consapevole che non sei la mente, donandoti una profonda padronanza di te stesso. A quel punto puoi scegliere ciò che è giusto e ciò che è sbagliato nella tua mente, poiché ne sei distante, sei un osservatore, qualcuno che osserva. In questo caso non sei più attaccato alla mente E questa è la tua paura. Tu hai completamente dimenticato te stesso; sei diventato la mente. Lidentificazione è assoluta. Tramite la meditazione, trascendi il tuo essere ordinario. In te nasce un punto da cui puoi guardare le cose in modo nuovo. Si crea la distanza. I problemi esistono, ma ora sono lontanissimi, come se stessero accadendo a qualcun altro. Ora sei in grado di dare buoni consigli a te stesso, ma non sono più necessari. la distanza stessa a renderti saggio.
Altri libri di Osho
Altri libri dell'autore: Osho
Altri libri dell'editore: Oscar Mondadori
Scheda dell'autore: Osho
|
informazioni sull'Autore: Osho
Osho nasce a Kuchwada, In India Centrale, l'11 dicembre 1931. Fin dalla più tenera età, si pone di fronte alla vita come spirito libero. Insofferente alle regole e alle norme imposte, rifiuta la fede della famiglia, di religione giainista, e sfida sempre e comunque il potere costituito e chi lo rappresenta. La sua ricerca della verità raggiunge il suo culmine all'età di ventun anni, il 21 marzo 1953. Quel giorno, Osho vive nel proprio essere la più alta vetta di consapevolezza sperimentabile dall'uomo:l'illuminazione. Descritta in oriente come "l'istante in cui la goccia si fonde nell'oceano, e l'oceano si riversa nella goccia", per noi occidentale è molto arduo avvicinarsi a comprendere questo fenomeno. Osho stesso ne parla come di un'esperienza "orgasmica", assolutamente inaccessibile, per sua stessa natura, alla mente razionale. La goccia che si versa nell'oceano, e si fonde con esso, diventando l'oceano. Osho, spinto a voler invitare gli altri esseri umani a quella esperienza di trasformazione, inizia a viaggiare per tutta l'India. Alla fine degli anni Cinquanta arriva a tenere conferenze a platee anche di centomila persone. Termina comunque gli studi nel 1956, laureandosi in filosofia, e prosegue la carriera universitaria come professore al "Sanskrit College" di Rajpur prima, e quindi come rettore della cattedra di filosofia presso l'università di Jabalpur. Agli inizi degli anni Sessanta intraprende un lavoro diverso: aiutare altri esseri umani a vivere la stessa esperienza da lui vissuta. E tenta di fare ciò che non può essere fatto, di condividere ciò che non può essere condiviso, di insegnare ciò che non potrà mai , per sua stessa natura, essere insegnato. Dalle folle che ascoltano le sue conferenze emergono i primi discepoli che, paradossalmente, si uniscono a lui proprio sulla base di questa certezza, cioè che l'illuminazione non può essere comunicata. Il bisogno e l'impegno di questi individui va al di là del semplice ascoltare parole di saggezza e ben oltre le futili controversie che queste possono scatenare; essi vogliono intraprendere una ricerca reale, che li porti a conoscere veramente, senza intermediari. Per rispondere a questa esigenza, nel 1964 Osho inizia a organizzare Campi di Meditazione durante i quali utilizza delle tecniche in grado di aiutare a cogliere quel "silenzio" in cui la nostra vera natura si manifesta. Consapevole della diversa struttura mentale e psicofisica dell'uomo moderno, Osho ha ideato, negli anni, tecniche di meditazione conformi al tipo di "sonno psicologico" in cui oggi si vive, facendo anche buon uso delle intuizioni della psicoterapia. Nel 1966 egli abbandona la carriera universitaria e alla fine degli anni Sessanta si stabilisce a Bombay, dando vita a un Ashram, o "comunità spirituale", che viene trasferito a Puna (India) il 21 marzo 1974, in occasione del ventunesimo anniversario della sua illuminazione. Riconosciuto da quanti vivono intorno a lui come "Maestro di Realtà", dopo un'intensissima esperienza americana, conclusasi tragicamente con il suo arresto e un avvelenamento, scoperto con analisi mediche solo nel 1987, Osho torna proprio in quell'anno all'Ashram di Puna. Qui crea un "laboratorio di crescita", il cui impatto ancor oggi richiama da ogni parte del mondo ricercatori del vero, consapevoli di trovare in questo habitat immerso nella meditazione quello stimolo essenziale per scuotere l'equilibrio interiore e spostare il centro dell'autoidentificazione dell'essere: dal senso di separatezza che generalmente ci contraddistingue, a un senso di profonda appartenenza alla vita. Osho ha spiegato che il suo nome deriva dal termine "osheanic" coniato dal filosofo inglese William James, e da lui usato per indicare l'esperienza del "dissolversi nell'oceano dell'esistenza". "Ma osheanic descrive solo l'esperienza" egli ha chiarito. "Come definire colui che fa quell'esperienza della vita ? Per definirlo usiamo il termine Osho." "O" significa profondo rispetto, amore e riconoscenza, come pure indica sincronicità e armonia. "Sho" significa espansione multidimensionale della consapevolezza, e il riversarsi dell'esistenza da ogni direzione. Un suono, dunque, con forti eco nella nostra coscienza, più che una figura storica...così Osho ha voluto essere ricordato da quanti traggono ispirazione e alimento dalla sua visione, espressa nelle decine di migliaia di discorsi tenuti nel corso degli anni e pubblicati in centinaia di volumi. L'epigrafe che lui stesso ha dettato per il suo samadhi così recita: "Osho. Mai nato, mai morto, ha solo visitato questo pianeta Terra dall'11 dicembre 1931 al 19 gennaio 1990". A Puna, in India, la comunità sorta ispirandosi alla sua visione di un Uomo Nuovo è ancora fiorente; in essa ha sede una "Multiuniversità" che offre corsi e programmi di crescita interiore (www.osho.com). Ma sopratutto, qui è possibile immergersi in un contesto di salute globale che rende chiaro il senso di un nuovo stile di vita fondato sull'armonia, la pace e la quiete interiore. A migliaia tutti gli anni persone provenienti da ogni parte del mondo, trascorrono in questa dimensione periodi più o meno lunghi, riconoscendo l'importanza di un'intima connessione col proprio essere per cogliere e accettare quel nulla e quel vuoto che sono il vero significato dell'esistenza.
Le ultime novità di questa categoria
|