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June Bellamy
L'Anima delle Spezie
Giunti editore
Pag. 192 Formato: 18,5 x 23 cm. Anno: 2017 ISBN: 978-88-09-84905-1
€. 22.00 €. 20.90 (-5%)
Un viaggio culinario appassionato, curioso e avventuroso attraverso alcune delle principali spezie che hanno segnato la Storia degli uomini e ancora oggi danno profondità e sapore alle nostre tavole.
Dal ginger al coriandolo, dall'incenso al cardamomo, dalla cannella al pepe di Sichuan, se ne indaghiamo le origini scopriamo che Manhattan è stata ceduta dagli Olandesi agli Inglesi in cambio di un'isoletta delle Molucche cruciale per il commercio della noce moscata, che tante scoperte geografiche furono conseguenza di questo commercio pregiato, che fu Alessandro Magno il primo a importare lo zafferano dalle esotiche regioni del Kashmir.
June Bellamy ha scelto alcune delle spezie che da sempre hanno fatto parte della sua vita, ne ha studiato le origini, ricostruito gli spostamenti attraverso e oltre il Mediterraneo e ne ha raccolto le ricette più importanti per offrire ai lettori un repertorio di piatti al tempo stesso antichi e attualissimi. La cucina orientale, per lei, non è mai stata una moda, è la sua storia.
Ed è questo a rendere unico il libro in un momento in cui i piatti etnici sono più che mai di tendenza.
Un'introduzione racconta la storia delle spezie dalle antiche vie commerciali a oggi, dopodiché vengono presentate una a una le diverse spezie: schede di approfondimento con notizie storiche, aneddoti personali dell'autrice e una piccola ricetta in cui la spezia in questione è ingrediente centrale e si può assaporare appieno.
Un ricettario con alcune preparazioni fotografate e tanti box di approfondimento completano il volume.
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Scheda dell'autore: June Bellamy
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informazioni sull'Autore: June Bellamy
June Bellamy nasce in Birmania nel 1932 da Herbert Bellamy, australiano, e dalla Principessa Linbin Thiktin Ma Lat, discendente diretta della famiglia reale birmana, che dà a June il diritto al suo nome birmano di Yadana Nat Mai, dea dei nove gioielli. Durante la seconda guerra mondiale la famiglia è costretta a emigrare in India, ospite della sorella minore della madre, la moglie del Maharaja di Kashipoor; farà ritorno in Birmania al termine del conflitto. Nel 1954 sposa Mariano Postiglione, un medico italiano in missione per l’OMS in Birmania, dal quale avrà due figli, Michele e Maurizio. Con loro seguirà il marito nelle missioni in giro per il mondo. Dopo la separazione si stabilisce in Italia, dove lavora nella moda con Emilio Pucci; diventerà poi allieva del pittore Lazzaro Donati. Nel 1978 sposa in seconde nozze l’allora presidente della Birmania, il generale Ne Win. Rientrata in Italia dopo il breve matrimonio, fonda lo Studio June Bellamy, un’associazione culturale di gastronomia orientale e occidentale, per dedicarsi all’insegnamento della cultura del cibo. Alla sua vita è dedicato il documentario Rhapsody in June, vincitore del premio DWA (Doc/it Women Award) alla Mostra del Cinema di Venezia, 2016.
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