James Ephraim Lovelock (nato il, 26 luglio, 1919) , è uno scienziato indipendente, scrittore e ricercatore ambientalista che vive in Cornovaglia, nel sud ovest dell' Inghilterra. Il suo maggiore merito scientifico è di aver interpretato ,con
la teoria di Gaia, la terra. Egli per primo ha inteso la Terra con tutte le sue funzioni come un unico superorganismo.
Lovelock nasce a Letchworth Garden City. Studia chimica all'Università di Manchester prima dell'impiego da ricercatore presso l'istituto per la ricerca medica con sede a Londra. Nel 1948 riceve un Ph.D. in medicina alla Scuola di Igiene e Medicina Tropicale di Londra. In seguito negli Stati Uniti conduce numerose ricerche presso l'università di Yale, il Collegio di Medicina dell'università di Baylor e infine ad Harvard.
Lovelock, un'inventore in continua attività, ha sviluppato numerosi metodi scientifici, alcuni dei quali adottati dalla NASA nei suoi programmi di esplorazione Planetaria. Proprio durante la sua attività per la NASA Lovelock ha sviluppato la sua Ipotesi di Gaia.
All'inizio del 1961, Lovelock fu ingaggiato dalla NASA per sviluppare gli strumenti per l'analisi delle atmosfere extraterrestri e della superficie dei pianeti. Il programma Viking che visitò Marte alla fine degli anni 70 fu in larga parte motivato dal fatto che Marte potesse ospitare delle forme di vita, infatti numerosi sensori e gli esperimenti condotti furono rivolti a dare delle conferme sull'ipotesi della presenza di vita extraterrestre. Durante il suo lavoro egli il suo interesse si rivolse principalmete sullo studio dell'atmosfera marziana, concludendo che qualsiasi forma di vita marziana si sarebbe dovuta adattare e perciò alterare. D'altro canto la composizione trovata si trovava in condizioni stabili, chiusa nel sua equilibrio chimico, con una minima percentuale di ossigeno, metano e idrogeno, ma con un'altissima concentrazione di biossido di carbonio. Per Lovelock la differenza essenziale tra l'atmosfera marziana e il miscuglio dinami-chimico di quella terrestre consisteva nella totale assenza di forme di vita sul pianeta rosso. D'altro canto, quando le sonde Viking furono infine lanciate su Marte, la loro missione consisteva ancora nella ricerca di vita biologica. Fino ad ora nessuna prova è stata ancora trovata dell'esistenza presente o passata di alcuna forma di vita marziana.
Tra i meriti vi è anche quello di aver inventato un metodo ancora utilizzato per lo studio dell'attivita dei CFC nella deplezione dello strato di ozono buco dell'ozono Attualmente
Lovelock è presidente della Marine Biological Association, nel 1974 fu nominato membro della Royal Society e nel 1990 fu premiato dalla Reale Accademia Olandese delle Arti e delle Scienze. Scienziato indipendente, inventore e autore di numerosi saggi di stampo ambientalista, Lovelock studia a teorizza in una tenuta-laboratorio in Cornovaglia.