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Rudolf Steiner
La Responsabilità dell'Uomo per l'Evoluzione del Mondo - Vol. .2
Attraverso il suo nesso spirituale con il pianeta terra e il mondo stellare
Antroposofica
Pag. 224 Formato: 15,5 x 21 cm. Anno: 2002 ISBN: 978-88-7787-333-0
€. 20.00 €. 19.00 (-5%)
"Oggi per me non è tanto importante che si adottino difese contro le calunnie e le falsità degli avversari, quanto che ad essi vengano rinfacciati i loro errori." La preesistenza come forza di vita. Le esperienze prenatali e gli scopi della pedagogia. Influssi arimanici e luciferici nella scienza e nella vita sociale. La relazione fra asiatici ed europei. Grecità, romanità e pensiero contemporaneo. L’influsso di Jahvè nei tre superiori regni della natura. Pensieri natalizi e pensieri pasquali: nascita e risurrezione. Il Cristo Gesù e Apollonio di Tiana.
INDICE:
Prima conferenza Dornach, 21 gennaio 1921 La scienza dello spirito deve compenetrare la vita. La preesistenza è forza di vita. Il legame dell’uomo col mondo circostante. La formazione del carbone. L’abbandono del corpo fisico alla terra. Il compito futuro delle idee morali. Materialismo e spiritualismo. Veggenza istintiva e intelletto odierno. Trasformazione di forze sociali attive grazie all’immaginazione. I pericoli della superficialità odierna derivati dal pensare sociale ed economico.
Seconda conferenza Dornach, 22 gennaio 1921 L’antica conoscenza dei misteri viene oggi portata nella vita dai bambini quando si incarnano; la pedagogia la deve realizzare. Nelle relazioni sociali l’uomo delle civiltà precristiane non veniva inserito solo per ereditarietà, ma anche per l’azione prenatale del mondo spirituale.
Terza conferenza Dornach, 23 gennaio 1921 Le grandi trasformazioni in tutti i campi della vita nella seconda metà del secolo diciannovesimo. Un documento storico. La triarticolazione nella vita pratica. Evoluzione della vita economica in economia mondiale. L’industria cotoniera. Impressioni del giovane Rudolf Steiner riguardo al commercio cotoniero. Attacchi contro l’antroposofia. Necessaria protezione del Goetheanum contro la volontà di distruzione degli avversari.
Quarta conferenza Dornach, 29 gennaio 1921 Il nesso dell’uomo con la terra fra nascita e morte, e col mondo stellare fra morte e rinascita. Le entità spirituali attive nell’apparenza dei sensi. Arimane e Lucifero. Il cielo stellato è manifestazione di Lucifero, la terra di Arimane. L’equilibrio fra i due. La mistica nebulosa non permette di maturare nell’incarnazione successiva. Arimane tende a impedire le incarnazioni. Nel presente va trovato l’equilibrio. La necessità di una geosofia e di una cosmosofia.
Quinta conferenza Dornach, 30 gennaio 1921 L’equilibrio fra le tentazioni luciferiche e arimaniche. L’arimanizzazione della moderna scientificità. La tecnica moderna è un cadavere della natura. La luciferizzazione della vita sociale. Compito della scienza dello spirito è portare la conoscenza dell’uomo nella scienza e il sentire cosmico nella vita sociale. Il sorgere di un’atmosfera sociale e la fecondazione della vita sociale attraverso la conoscenza dell’universo. Il rinnovamento del cristianesimo.
Sesta conferenza Dornach, 5 febbraio 1921 Commento di un articolo del cinese Xi Lung. Il rapporto degli Asiatici con gli Europei. Gli antichi Asiatici e ancora i primi Greci sentivano che esseri spirituali ispiravano ogni cultura. Epica, drammatica e lirica greche. L’asiatico di oggi vive la sua decadenza e giudica senz’anima il moderno europeo, sentendosi da questi incompreso. Azione e scopi del cattolicesimo. Il ritorno a casa dell’eretico di H. Ehrenberg.
Settima conferenza Dornach, 6 febbraio 1921 Il pensiero odierno entra in settori che prima erano al di là della soglia della conoscenza perché l’autoconoscenza non era ancora matura. Il suo odierno rafforzamento. La visione della soglia per la coscienza moderna grazie all’antroposofia. Il cattolicesimo come grande concezione che ha radici nel passato. Il compito di portare il sapere spirituale nella concezione moderna. I pericoli di cattolicesimo e orientalismo. Necessità di un forte senso della verità. Le memorie di Paléologue. Frohnmeyer e Heinzelmann, avversari dell’antroposofia.
Ottava conferenza Dornach, 8 febbraio 1921 1 Da quando l’antroposofia si è presentata al mondo col Goetheanum non è più possibile coltivarla in piccole cerchie settarie. Necessita un nuovo senso di responsabilità di fronte al mondo, che le è ora contrario. Occorre non solo difendersi, ma caratterizzare gli avversari. Un articolo di Dessoir sull’antroposofia.
Nona conferenza L’Aia, 27 febbraio 1921 I Greci vissero il periodo dell’anima razionale nella freschezza giovanile, i Romani già nella decadenza. Noi abbiamo nell’anima cosciente l’eredità della civiltà dell’anima razionale. Ne deriva l’egoismo come tappa dell’evoluzione verso la libertà. La conoscenza antroposofica, compito dell’umanità del presente. Il mistero del Golgota fu all’inizio compreso secondo l’antica chiaroveggenza. Dal 333 all’868 (Concilio di Costantinopoli) divenne teologia. Adolf von Harnack. Lo sperimentare delle anime non ancora incarnate durante il sonno e l’effetto successivo dell’eredità della vita terrena nella veglia. Necessità della conoscenza spirituale e compito del movimento antroposofico.
Decima conferenza Dornach, 11 marzo 1921 Relazione sul viaggio in Olanda. Il prof. Jürgen Bona Meyer. La scuola di saggezza del conte Keyserling. La tripartizione dell’uomo. La vita della volontà e del ricambio non sono coscienti e vivono negli Elohim. Gli scopi degli spiriti luciferici e arimanici nell’evoluzione terrestre; gli spiriti lucuferici sono Elohim rimasti indietro, ci donano l’intelletto ma non vorrebbero che entrassimo appieno nella vita terrestre, legandoci al passato. Gli spiriti arimanici sono rimasti indietro dalla prima gerarchia, vogliono staccare gli uomini dal passato e renderli nel regno minerale gli iniziatori di una nuova evoluzione. Occorre tendere a un equilibrio fra le due potenze nel principio del Cristo con la scienza dello spirito.
Undicesima conferenza Dornach, 13 marzo 1921 Le entità spirituali nei diversi campi dell’esistenza. Il potere di Jahvè nei tre regni superiori della natura: calore, aria e acqua. L’elemento minerale come base della civiltà intellettuale dell’epoca cristiana. La comprensione sognante del mistero del Golgota nei primi secoli. Saulo-Paolo e gli effetti tardivi della religione di Jahvè con l’intromissione di Lucifero. Arimane nel regno minerale per staccare l’uomo dalla preesistenza. Attacchi contro la scienza dello spirito.
Dodicesima conferenza Dornach, 27 marzo 1921 Contrapposizione di Natale e Pasqua. Nascita e risurrezione. Modifiche del pensiero pasquale nel corso della storia: il trionfo sulla morte. Cristo come giudice e Cristo come uomo del dolore, quale espressione dell’ingresso dell’umanità nel materialismo. Il sentimentalismo per il Bambino Gesù invece del mistero della nascita. Occorre ritrovare il Cristo spirituale nell’anima e nella volontà.
Tredicesima conferenza Dornach, 28 marzo 1921 Il Cristo Gesù e Apollonio di Tiana. Le somiglianze nelle loro vite. Vita, dottrina, viaggi di Apollonio e sua saggezza. La saggezza del Cristo viene da mondi non terreni. Prima la saggezza era legata a singoli luoghi, oggi alla volontà individuale. L’impulso della scienza dello spirito alla risurrezione. Le intenzioni della scienza dello spirito e le realizzazioni pratiche. Le esigenze del presente per una nuova civiltà della volontà.
Quattordicesima conferenza Dornach, 1° aprile 1921 L’evoluzione dell’umanità è in relazione con l’evoluzione della terra. L’attuale interiorità dell’intelletto e la sua precedente attività nelle leggi della natura. La scienza di oggi si libra inindividualmente sugli uomini. Gli spiriti luciferici si attendono che la civiltà dell’intelletto non venga afferrata dal cuore. Quelli arimanici che i desideri umani non siano strutturati dal pensiero puro. Oriente e Occidente. La luna è l’immagine di come la terra potrebbe diventare. Il pensiero individuale e la volontà tesa all’amore rendono gli uomini collaboratori della metamorfosi della terra.
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informazioni sull'Autore: Rudolf Steiner
Rudolf Steiner,(1861-1925) nato a Kraljevica in Croazia, visse la sua infanzia in zona di frontiera tra est e ovest. Suo padre fu telegrafista alle ferrovie di stato nella stazione di Pottschach. Benché in un paesino, Steiner fu così circondato dalla moderna tecnologia nascente. Più tardi si convinse che la miscellanea di queste due influenze - la bellezza naturale del posto e la più moderna tecnologia - avesse forgiato il suo carattere facendo di lui un misto di scienziato e di visionario.Si laureò in filosofia a Vienna nel 1891. Grande influenza esercitò su di lui la filosofia della natura di Goethe di cui curò la pubblicazione delle opere scientifiche. Come Goethe, considerava la natura "l’ornamento vivente di Dio" e si opponeva alla tendenza di considerarla un mondo di materia morta. Steiner non aveva riserve preconcette nei confronti della scienza (egli stesso si considerava uno scienziato) ma gli pareva che la scienza dovesse essere liberata dal materialismo.
Il contesto storico
Trasferitosi a Berlino, aderì alla Società Teosofica di cui, nel 1902 divenne segretario generale della sezione tedesca anche se mantenne sempre una certa distanza dalle cosmogonìe un po' bizzarre elaborate da Madame H. P. Blavatsky, fondatrice del movimento.La Dottrina Teosofica (conoscenza sapienziale del divino) ebbe gran fortuna agli albori di questo secolo.Essa si proponeva di ricondurre l’uomo, prigioniero della nuova visione materialistica e degli ormai consunti dogmi delle chiese cristiane, alle fonti "dell’antica sapienza" (soprattutto orientale) .L’accesso a queste fonti era iniziatico ed affidato ad esperienze di tipo medianico. Attraverso queste "visioni personali" doveva essere possibile accogliere le rivelazioni di "Maestri Invisibili": i " Grandi Custodi dell’Umanità" considerati l’origine dell’ispirazione teosofica. In seguito l’influenza di questo movimento scemò a causa delle numerose scissioni tra le quali per l’appunto quella di Steiner nel 1913 e soprattutto quella di Krishnamurti (1929) , che sciolse definitivamente "l’ordine della stella d’oriente " in quanto esso, secondo le predizioni, doveva solo "preparare l’avvento di un giovane indù quale nuovo Istruttore-Del-Mondo".
Il pensiero
Nel 1913 si staccò dalla Società Teosofica per fondare la Società Antroposofica con sede a Dornach in Svizzera, nel "Goethenaum", un tempio appositamente costruito.L’Antroposofia si distingue dalla Teosofia per il maggior rilievo conferito alla natura e al destino dell’uomo.Centro della dottrina antroposofica è la distinzione nell’uomo di sette principi: il corpo fisico, il corpo etereo, il corpo astrale, l’io, l’io spirituale, lo spirito vitale, l’uomo-spirito.
Con la morte il corpo fisico si dissolve, mentre quelli etereo e astrale accompagnano l’io in un periodo di sonno profondo che precede una successiva incarnazione. Il ciclo delle rinascite, coinvolgendo l’intero cosmo attraverso millenni di evoluzione, è destinato a concludersi con "L’UNIVERSALE RITORNO ALLO SPIRITO PURO".
Steiner prese da Hudson la teoria delle due menti e dei due emisferi. Il cervello di destra - l’"altro tu" - ha a che fare con le intuizioni, i "significati globali", le forme complessive; è la parte di noi che apprezza la musica e la poesia.
Il cervello sinistro studia il mondo al microscopio; è ossessionato dal "qui e ora". Ha a che fare col linguaggio, la logica e il calcolo.L’emisfero destro porta in sè lo "spazio dell’anima", un mondo interiore che Steiner riteneva reale, parallelo e, in qualche modo, ispezionabile."Per visitare i nostri mondi interiori - anche solo per essere completamente assorbiti da un libro o per ascoltare la musica - dobbiamo perdere l’abitudine di essere sempre all’erta. Dobbiamo acquisire l’abitudine al rilassamento, al mettere da parte le nostre ansie".
Steiner era convinto che coll’addestramento chiunque potesse sviluppare la facoltà di vedere questo altro regno dell’essere. Per accedere ad esso occorre sviluppare "la visione interiore": una sorta di "percezione extrasensoriale" che non ha niente a che fare con la chiaroveggenza o lo spiritismo.Huxley sostiene che ci sono due modi per vivere quello strano continente: le droghe e l’ipnosi. Il metodo di Steiner ha a che fare piuttosto con quest’ultimo.Egli sosteneva di essere una di quelle persone che sono nate colla capacità di "rilassarsi dentro il cervello di destra". Aveva esplorato quel mondo mentale che ciascuno porta dentro di sè: Sapeva che esisteva. E non cessava mai di ripetere ai suoi amici: " sbagliate a trattare il mondo della mente come se fosse soltanto una metafora. E’ un’altro paese, e tutti abbiamo il passaporto per entrarci".
I suoi insegnamenti raggiunsero gli angoli più remoti del mondo (egli diede origine a vere e proprie scuole e "scienze applicate": dalla pedagogia alla medicina, all’agricoltura all'economia, ecc.) . Scrisse una quantità straordinaria di libri dai titoli più strani e dai contenuti più stupefacenti epperò la valanga di idee proposte oscurano la chiarezza e la semplicità della sua visione di base che, a tratti e a lampi ci illumina sul suo segreto imperscrutabile.Ma al di là delle pretese della ragione, quello che ci attrae è di essere stati in contatto con una mente capace di questa straordinaria qualità di esperienza interiore.
Opere
Fondamenti di una gnoseologia goethiana (1886), Filosofia della libertà (1894), Il Cristianesimo come fatto mistico (1902), Teosofia (1904), L'iniziazione (1904), Dalla cronaca dell'akasha (1904), I gradi della conoscenza superiore (1905), La saggezza dei Rosacroce (1907), La scienza occulta (1910), Il mondo dei sensi e il mondo dello spirito (1911), Vita da morte e nuova nascita (1913), La soglia del mondo spirituale (1913), Esigenze sociali dei tempi nuovi (1918), Arte dell'educazione (1919),La questione sociale (1919), L'uomo, sintesi armonica delle attività creatrici (1923), Antroposofia (1924), La mia vita (1925).
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