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Emanuele Severino
La Morte e la Terra
Adelphi
Pag. 558 Formato: 14 x 21 cm. Anno: 2011 ISBN: 978-88-459-2636-5
€. 52.00 €. 49.40 (-5%)
Per quanto grandi siano le speranze e le supposizioni umane,» scrive Severino sulla soglia di questo suo nuovo libro «esse si accontentano di poco, rispetto a ciò da cui l'uomo è atteso dopo la morte e a cui è necessario che egli pervenga». Nel proseguire, con mirabile rigore speculativo, quel percorso filosofico che dalla Struttura originaria a Essenza del nichilismo, da Destino della necessità, attraverso La Gloria, è approdato a Oltrepassare, Severino procede qui risolvendo un problema decisivo, lasciato ancora aperto: se «la terra isolata dal destino è oltrepassata dalla terra che salva e dalla Gloria», nondimeno su «“questa nostra vita” – si potrebbe dire – incombe la morte, e continuamente vi irrompe».
Sorge quindi un interrogativo ineludibile: «L'attesa della terra che salva continua anche dopo la morte (e che cosa appare in questo prolungarsi dell'attesa? sonno, sogni. Incubi?), oppure con la morte ha compimento anche l'attesa?». Sono i «temi» più antichi ed essenziali dell'uomo – il cristianesimo li chiama i «novissimi» –, che però Severino sviluppa in una dimensione radicalmente diversa da quella in cui si sono costituiti, poiché in lui ogni «tema» si presenta come lo sviluppo della struttura originaria del destino della verità. Nell'architettura del grandioso edificio teoretico che il filosofo è andato solitariamente costruendo nel corso degli anni, La morte e la terra appare dunque un vertice dal quale lo sguardo si spinge oltre ogni confine, giacché Severino non teme di consegnare risposte definitive: «Avvicinarsi alla morte è avvicinarsi all'Immenso della terra che salva e della Gioia».
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Scheda dell'autore: Emanuele Severino
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informazioni sull'Autore: Emanuele Severino
Emanuele Severino (Brescia, 26 febbraio 1929) è un filosofo italiano. Talvolta il suo pensiero è stato anche definito neo-parmenidismo.Il padre era un militare di carriera siciliano originario di Mineo trasferitosi a Brescia, mentre la madre una bresciana di Bovegno in alta Val Trompia.Si laurea all'Università di Pavia nel 1950, come alunno dell'Almo Collegio Borromeo, discutendo una tesi su Heidegger e la metafisica sotto la supervisione di Gustavo Bontadini. L'anno successivo ottiene la libera docenza in filosofia teoretica. Dal 1954 al 1969 insegna filosofia all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. I libri pubblicati in quegli anni entrano in forte conflitto con la dottrina ufficiale della Chiesa cattolica, suscitando vivaci discussioni all'interno dell'Università Cattolica e nella Congregazione per la dottrina della fede (l'ex Sant'Uffizio). Dopo un lungo e accurato esame (condotto da Cornelio Fabro) la Chiesa proclama ufficialmente nel 1969 l'insanabile opposizione tra il pensiero di Severino e il Cristianesimo.Dal 2001 è stato professore ordinario di filosofia teoretica, ha diretto l'Istituto di filosofia (diventato poi Dipartimento di filosofia e teoria delle scienze e, oggi, Dipartimento di Filosofia e beni culturali) fino al 1989 e ha insegnato anche Logica, Storia della filosofia moderna e contemporanea e Sociologia.Il 23 dicembre 2015 il Consiglio Comunale di Bovegno gli ha conferito la cittadinanza onoraria.
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