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Jacques Benveniste
La mia verità sulla memoria dell'Acqua
Macro Edizioni
Pag. 183 Formato: 13,5 x 20,5 cm. Anno: 2006 ISBN: 978-88-6229-007-4
€. 14.50 €. 13.77 (-5%)
In alcuni circoli di larghe vedute sembra ormai ovvio che l’acqua è capace di trasportare informazioni molecolari (messaggi biologici), e che è possibile registrare, trasmettere e amplificare queste informazioni come può essere fatto con il suono e la musica. Non tutti però sanno che alla base di questa scoperta c’è il nome di un pioniere: Jacques Benveniste.
Qui, lo stesso dott. Benveniste, illustra passo dopo passo la sua appassionante ricerca che lo porta ad affermare: “L’acqua potrebbe conservare un ricordo, ovvero una traccia delle sostanze che vi hanno transitato. Una vera e propria rivoluzione scientifica in nome della quale mi trovo a essere bersagliato”.
Questa affermazione mette in discussione i fondamenti della biologia tradizionale, secondo la quale non può esserci attività biologica in assenza di molecole del principio attivo. Il racconto in prima persona della controinchiesta e della censura scientifica che è seguita alla pubblicazione del suo primo articolo in proposito, compare su Nature (1988).
Benveniste, pur trovandosi senza più supporti e finanziamenti, ha continuato il suo studio, sconfinando nei territori della fisica, fino alla “biologia digitale” o la capacità dell’acqua di trasmettere il “segnale” di ciò che ha contenuto e che pur sempre contiene in quanto memoria.
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informazioni sull'Autore: Jacques Benveniste
Jacques Benveniste, laurea in medicina, dopo aver esercitato in alcuni ospedali parigini, si è dedicato alla ricerca scientifica. Ha collaborato con l'Institut de Recherche sur le Cancer (CNRS) e con la Scripps Clinic and Research Foundation (La Jolla, California). Nel 1978 è diventato direttore di ricerca all'INSERM (Clamart), quindi capo dell'unità di immunologia e, in seguito, del Laboratorio di Biologia Digitale presso lo stesso Istituto. È divenuto celebre nel 1971 per aver scoperto l'importanza del PAF ("Platelet-Activating Factor"), un mediatore di meccanismi impliciti all'asma bronchiale. Ha scritto molti articoli scientifici sull'immunologia e sulla biochimica. Ha lasciato i sui amati studi nel 2004.
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