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Zecharia Sitchin
Il Libro Perduto del Dio Enki
Da Nibiru, il dodicesimo pianeta, alla Terra: Memorie e Profezie
Macro Edizioni
Pag. 281 Formato: 13,5 x 20,5 cm. Anno: 2011 ISBN: 978-88-6229-149-1
€. 19.50 €. 18.52 (-5%)
Il passato diventerà il nostro futuro? Al genere umano accadranno le stesse cose già successe su un pianeta lontano dalla Terra?
Circa 445.000 anni fa gli Annunaki, astronauti provenienti dal pianeta Nibiru, giunsero sulla Terra in cerca di oro. Qui assunsero il ruolo di divinità, trasmettendo la civiltà al genere umano e insegnando agli uomini a venerarli. Zecharia Sitchin nelle sue opere ha descritto gli effetti delle loro visite sull’evoluzione dell’umanità.
Fino a oggi, però, è mancata la parte relativa agli stessi Annunaki. Com’era la vita su Nibiru, il loro pianeta? Per quale motivo sono arrivati e si sono stabiliti sulla Terra? Perché aumentarono le tensioni e le rivalità tra di loro fino alla distruzione finale?
Per trovare risposta a queste domande serviva il racconto di chi aveva vissuto da protagonista quelle antiche vicende. Convinto dell’esistenza di questa testimonianza Sitchin ha cominciato a cercarne le prove. Grazie ad uno studio approfondito di innumerevoli fonti archeologiche ha ricreato le memorie di Enki, il comandante degli Annunaki.
Nasce così Il Libro perduto del Dio Enki, una ricostruzione di eventi che hanno letteralmente inizio in un altro mondo. Un racconto epico di dei e uomini che si svolge parallelamente alla Bibbia e che mette in discussione molte delle nostre certezze sul passato e sul futuro.
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Scheda dell'autore: Zecharia Sitchin
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informazioni sull'Autore: Zecharia Sitchin
Zecharia Sitchin, nato a Baku, in Azerbaijan, si è in seguito trasferito in Palestina. Dopo essersi laureato a Londra in Storia dell'economia, è tornato in Israele dove ha lavorato come giornalista ed editore, per poi stabilirsi a New York dove vive tuttora. Noto esperto di lingue semitiche, è uno dei pochi studiosi capaci di decifrare le iscrizioni cuneiformi. È uno dei massimi rappresentanti della cosiddetta archeologia eretica e i suoi libri sono tradotti in tutto il mondo. La sua visione è semplice ma sconvolgente per tutta la storiografia ufficiale: i testi sacri dei popoli antichi non sono creazione fantastica, ma confusa memoria di fatti realmente avvenuti.
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