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Ibn 'Arabi
Il Libro dell'Estinzione nella Contemplazione
SE
Pag. 71 Formato: 10,7 x 19,5 cm. Anno: 2011 ISBN: 978-88-7710-872-2
€. 12.00 €. 11.40 (-5%)
Il libro dell'estinzione nella contemplazione" è uno dei numerosi trattati brevi di Ibn 'Arabi, "il più grande Maestro" sufi (nato nel 1165 a Murcia, in Spagna, e morto nel 1240 a Damasco), che si situano spesso ai margini delle sue opere maggiori. Tesi fondamentale del trattato è che la Realtà Essenziale divina, la meta della Via della conoscenza metafisica, può essere contemplata soltanto attraverso una realizzazione che è, da una parte, estinzione di quanto nell'essere o nell'occhio contemplante vi è di contingente e relativo, e dall'altra permanenza di quanto vi è in esso di assoluto e necessario.
Quello che viene meno è per definizione caduco e in via di estinzione da sempre, ciò che permane è immutabilmente identico dall'eternità. La sola Visione appare come nuova all'occhio contemplante, ed essa è l'attributo proprio di quel vertice della realizzazione metafìsica che vien detto "Stazione della Quiete e della Sussistenza Immutabile". La Via per giungervi è esoterica: solo gli iniziati, i Conoscenti, potranno attingere la Visione Suprema, conseguente all'Estinzione metafisica e coincidente con il Levarsi del Sole essenziale. Postfazione e note di Michel Valsan.
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Scheda dell'autore: Ibn 'Arabi
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informazioni sull'Autore: Ibn 'Arabi
Abu Bakr Muhammad Ibn 'Ali, più noto con il nome di Ibn 'Arabi, nacque a Murcia, in Andalusia, nel 1165. Di famiglia nobile e ricca, ebbe un'istruzione di prim'ordine con rinomati maestri di storia, letteratura, poesia, diritto, lettura coranica e tradizioni profetiche. Tra i suoi parenti vi erano asceti e visionari, e Ibn 'Arabi trascorse infanzia e adolescenza in un clima di intensa religiosità di cui peraltro non subì troppo il fascino, dal momento che almeno inizialmente predilesse gli studi e gli svaghi mondani. Verso i vent'anni, però, le esortazioni della sposa Mariam e l'esperienza di una malattia che lo ridusse in punto di morte lo portarono a un mutamento radicale. Ne fu testimone d'eccezione il filosofo aristotelico Averroè: il quale, informato dei doni spirituali concessi a Ibn 'Arabi, volle incontrarlo, rimanendone ammirato. Così Ibn 'Arabi entrò nella vita mistica facendo professione di sufismo. Ibn 'Arabi è autore di un centinaio di opere, la maggior parte delle quali non sono mai state edite in Europa, e tantomeno tradotte in lingue europee.
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