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Robert De Boron
Il Libro del Graal
A cura di F. Zambon
Adelphi
Pag. 343 Formato: 14 x 22 cm. Anno: 2005 ISBN: 978-88-459-1987-9
€. 18.00 €. 17.10 (-5%)
Poche storie sono state tanto feconde di sviluppi e hanno lasciato un’impronta così profonda e duratura come quella del Graal, il recipiente con cui Gesù celebrò il sacramento eucaristico e nel quale Giuseppe di Arimatea, suo primo custode, avrebbe raccolto il sangue del Salvatore dopo la crocifissione. E tuttavia pochi hanno una diretta conoscenza del testo fondatore del mito, quel Libro del Graal che è anche, in assoluto, il più antico romanzo in prosa della letteratura francese. Nella trilogia narrativa che lo compone – databile ai primissimi anni del XIII secolo e almeno in parte basata su alcuni poemi, giunti a noi frammentariamente, del borgognone Robert de Boron –, la vicenda del Graal assume il carattere di una vera e propria Storia della Salvezza, di cui sono protagonisti i membri di una stirpe eletta da Dio che si trasmette, insieme al sacro calice, una rivelazione esoterica riguardante i misteri più alti della fede.
La reliquia verrà poi trasferita in Gran Bretagna, dove sarà al centro delle avventure dei cavalieri della Tavola Rotonda – e qui si staglierà la figura di Merlino, profeta del Graal e guida di re Artù –, per essere infine consegnata al suo terzo e ultimo custode, Perceval. La visionaria «teologia della storia» costruita da Robert de Boron resterà alla base dei vasti cicli romanzeschi composti successivamente – ma forse nessuno di questi attinge la densità simbolica e religiosa del Libro del Graal, che al tempo stesso incanta con una varietà di toni narrativi di sorprendente ricchezza.
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Scheda dell'autore: Robert De Boron
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informazioni sull'Autore: Robert De Boron
Robert de Boron (anche Bouron e Beron), italianizzato in Roberto de (o di) Boron (fine XII secolo – inizio XIII secolo) è stato un poeta francese, originario del villaggio francese di Boron, nell'odierno arrondissement di Montbéliard.Di lui restano due poemi in ottosillabi: Giuseppe d'Arimatea e Merlino (di quest'ultimo restano frammenti e successive versioni in prosa). Si pensa che facessero parte di una trilogia o di una tetralogia di poemi che comprendeva anche un Perceval e, forse, una Morte di Artù).Robert de Boron fu il primo autore a dare un'esplicita dimensione cristiana al Sacro Graal. Secondo la sua versione, Giuseppe d'Arimatea utilizzò il Graal per raccogliere il sangue di Cristo. La sua famiglia portò poi il Graal ad Avalon, identificata con Glastonbury, dove lo custodirono fino all'ascesa di Artù e all'arrivo di Perceval.Con il nome di Borone compare come personaggio nel romanzo "Baudolino" di Umberto Eco, entrando in contrasto con Kyot (Guiot de Provins) circa la natura del Graal.
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