Mario Lodi è nato a Piadena, in provincia di Cremona, il 17 febbraio del 1922. Nel 1940 si diplomò presso l’Istituto Magistrale di Cremona. Ancora studente, partecipò ai movimenti contro la guerra e contro il fascismo. A causa delle sue idee politiche, durante la guerra fu imprigionato. Nel 1945, al termine della guerra, aderì alla sezione del Fronte della Gioventù di Oiadena, organizzando attività culturali. Nel 1948 venne nominato maestro di ruolo a San Giovanni in Croce. Durante lo svolgimento della professione, scopre le straordinarie capacità creative dei bambini e si rende conto dell’inadeguatezza delle metodologie di insegnamento classiche per quanto riguarda lo sviluppo del potenziale creativo di cui sono dotati. Approfondì le teorie del pedagogista francese Celestin Freinet, impostando i suoi percorsi educativi seguendo metodologie innovative che si focalizzavano sullo sviluppo delle capacità espressive e lasciavano in secondo piano la mera trasmissione di nozioni. Nel 1956 viene trasferito alla scuola elementare di Vho di Piadena, dove insegnò per ventidue anni. Durante questo periodo Mario Lodi scrisse numerosi testi, alcuni dei quali assieme ai suoi alunni. Dal 1970 diresse per dieci anni il gruppo di ricerca della Biblioteca di Lavoro, divenendo un punto di riferimento per i maestri elementari di tutta Italia. Nel 1978 va in pensione, continuando tuttavia a nutrire il suo interesse per la Pedagogia. Dirige per tre anni la Scuola della Creatività di Piadena. Nel 1980 svolge uno studio nazionale sulla creatività, raccogliendo 5000 fiabe create dai bambini di tutta Italia. Nel 1983 fonda A&B (che in seguito divenne Il giornale dei bambini) un giornale scritto e illustrato completamente dai bambini. Nel 1989 fonda la Casa delle Arti e del Gioco, laboratorio creativo e centro ricerche sulla cultura del bambino. Dal 1994 si schiera contro la televisione nell’educazione dei bambini, scrivendo anche i volumi “La TV a capotavola” e “Cara TV con te non ci sto più”, quest’ultimo scritto con il dottor Alberto Pellai e con la psicologa Vera Slepoj. A queste pubblicazione ne seguirono altre e nel 2000 venne nominato membro della Commissione ministeriale per il riordino dei cicli scolastici. Con il suo impegno professionale e con le sue opere, Mario Lodi ha offerto un contributo significativo nell’innovare il sistema educativo e scolastico italiano durante la ricostruzione, motivo per cui ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui la laurea honoris causa in Pedagogia da parte dell’Università di Bologna.