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Oscar Wilde
Il Critico Come Artista
a cura di Alessandro Ceni
Feltrinelli
Pag. 240 Formato: 13 x 20 cm. Anno: 2015 ISBN: 978-88-07-90192-8
€. 9.00 €. 8.55 (-5%)
Questi due saggi di Oscar Wilde sono dei veri e propri gioielli letterari e fanno parte della raccolta "Intentions" del 1891. Il critico come artista (1890), che inizialmente si intitolava "La vera funzione e il vero valore della critica", è scritto in forma di dialogo tra due amici in una notte stellata: Gilbert (che impersona le idee di Wilde) ed Ernest discutono sul significato della critica d'arte.
Wilde vi sostiene che: tutta l'arte è immorale e tutto il pensiero è pericoloso; la critica è più creativa della creazione; la critica più alta è quella che rivela nell'opera d'arte quanto l'artista non vi aveva messo; il vero critico è ingiusto, insincero, irrazionale.
L'arte e la critica, per Wilde, hanno un valore eversivo e sono in contrapposizione alla società.
Da qui nasce il secondo saggio, "L'anima dell'uomo sotto il socialismo" (1891), dove vi si esprimono, forse in risposta al socialismo di George Bernard Shaw, le idee anarchiche di Wilde (che era un ammiratore dell'anarchico russo Kropotkin): abolizione della proprietà privata, ma anche del matrimonio; attacco a tutte le forme di governo e a tutte le forme di organizzazione economica (compreso il collettivismo).
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Scheda dell'autore: Oscar Wilde
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informazioni sull'Autore: Oscar Wilde
Oscar Wilde, figlio di una poetessa, nasce a Dublino nel 1854. Compiuti studi classici nella sua città e a Oxford si reca a Londra, dove per l'ingegno brillante e le pose stravaganti si impone presto nei circoli artistici e mondani. Viaggia molto: Francia, Italia, Grecia, Nordafrica. Nel 1882 è negli Stati Uniti per un fortunato ciclo di conferenze. Dopo una breve e fallimentare esperienza matrimoniale, desta scandalo la sua relazione con Lord Alfred Douglas. Ormai osteggiato dalla stessa buona società che vedeva in lui un idolo, subisce un processo e la condanna per omosessualità a due anni di lavori forzati (1895). Il successo letterario è notevole fin dalle prime opere (Poesie, 1881). In seguito Wilde pubblica le favole per adulti Il principe felice (1888) e La casa dei melograni (1891). Nello stesso anno escono i racconti Il delitto di lord Arthur Savile, due libri di saggi (Intenzioni; L'anima dell'uomo sotto il socialismo) e Il ritratto di Dorian Gray, suo unico romanzo, testo simbolo del decadentismo e dell'estetismo. È autore di commedie ancora oggi rappresentate in tutto il mondo: Il ventaglio di lady Windermere (1892), Un marito ideale e L'importanza di far l'onesto (entrambe del 1895). Il suo lavoro teatrale più celebre rimane tuttavia il dramma Salomè, scritto in francese nel 1891 per Sarah Bernhardt e successivamente musicato da Richard Strauss (1905). Scrive durante la prigionia alcune fra le più belle pagine in prosa (De profundis, uscito postumo nel 1905), oltre alla Ballata del carcere di Reading, pubblicata nel 1898. Rifugiatosi a Parigi dopo aver scontato la pena, muore in miseria nel 1900. Feltrinelli ha pubblicato nei "Classici" Il fantasma di Canterville, Il critico come artista, Il ritratto di Dorian Gray, Salomè, De Profundis, gli Aforismi, Il principe felice e altre storie. Una casa dei melograni, L'importanza di far l'onesto e Vera o I nichilisti.
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