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Rudolf Steiner
Il Confine
Tra il mondo dei sensi e il il mondo dello spirito
Bis
Pag. 128 Formato: 11 x 17 cm. Anno: 2008 ISBN: 978-88-6228-047-1
€. 8.50 €. 8.07 (-5%)
L’uomo, la sua anima e il suo corpo, è il punto di contatto e di correlazione tra il mondo sensibile, materiale, e i mondi soprasensibili che sfuggono ai sensi ma che modellano il Tutto. C’è un confine fra la dimensione fisica e quella spirituale dell’uomo che, lontano dall’essere una linea di demarcazione ben delineata, è un punto di partenza verso un viaggio alla scoperta dell’Io, dell’anima e delle forze armoniose dell’Universo. L’esperienza quotidiana è la dimensione centrale di questo viaggio, dove Steiner insegna ad abbandonare tutte le paure e sentimenti negativi del mondo sensibile per raggiungere uno stato più elevato. Quando l’anima travalica questo confine, soprattutto nel sonno, ha l’opportunità di “vedere” le cose in modo nuovo: trovandosi davanti alla sua parte inconscia, riesce a cogliere diverse e più sottili sfumature. In questi mondi, l’uomo riesce anche a trovare l’altro sé, quello che si esprime nelle reincarnazioni successive. Gli eventi e gli esseri spirituali si avvicinano all’uomo se egli ha preparato la sua anima a percepirli. Una lettura appassionante e straordinaria che predispone all’autentica conoscenza di Sé e del mondo che ci circonda. Il Confine è uno strumento di conoscenza che apre al lettore la strada per compiere un viaggio alla scoperta dell’Io, della sua dimensione spirituale, dell’anima e delle forze armoniose dell’Universo, in cui l’esperienza quotidiana dell’individuo rappresenta costantemente il punto di partenza e si pone sempre come dimensione centrale.
Un viaggio teorico ma prima di tutto concreto, che ripercorre le tappe fondamentali del pensiero spirituale illustrando, con un linguaggio lineare e avvolgente, teorie di ampio respiro relative all’universo e fenomeni noti e familiari che riguardano l’animo umano, come la capacità di amare e di conoscere a fondo se stessi. Una lettura appassionante e straordinaria, che aiuta a riscoprire se stessi e gli altri e a costruire rapporti più solidi ed equilibrati con le persone amate. Uno strumento di conoscenza e un’affascinante lettura per chiunque sia attratto dal mondo spirituale, nel quale Steiner si interroga sul “confine” inteso come distanza che separa il noto dall'ignoto, la vita dalla morte e la conoscenza dall'inconoscibile. «Con scritti di questo genere vorrei riuscire d’aiuto a chi si impegna con serietà nella conoscenza del mondo spirituale»: con queste parole Rudolf Steiner, filosofo, pedagogista ed esoterista di fama e fascino internazionali, dichiara il suo intento di condividere con l’uomo comune le straordinarie esperienze spirituali di cui fu protagonista nella sua vita. Un percorso teorico ma anche concreto che parte sempre dall’esperienza quotidiana.
Steiner ripercorre le tappe fondamentali del pensiero spirituale, illustrando teorie relative all’universo e a fenomeni a noi noti e familiari relativi all’animo umano, come la capacità di amare e di conoscere a fondo se stessi.
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informazioni sull'Autore: Rudolf Steiner
Rudolf Steiner,(1861-1925) nato a Kraljevica in Croazia, visse la sua infanzia in zona di frontiera tra est e ovest. Suo padre fu telegrafista alle ferrovie di stato nella stazione di Pottschach. Benché in un paesino, Steiner fu così circondato dalla moderna tecnologia nascente. Più tardi si convinse che la miscellanea di queste due influenze - la bellezza naturale del posto e la più moderna tecnologia - avesse forgiato il suo carattere facendo di lui un misto di scienziato e di visionario.Si laureò in filosofia a Vienna nel 1891. Grande influenza esercitò su di lui la filosofia della natura di Goethe di cui curò la pubblicazione delle opere scientifiche. Come Goethe, considerava la natura "l’ornamento vivente di Dio" e si opponeva alla tendenza di considerarla un mondo di materia morta. Steiner non aveva riserve preconcette nei confronti della scienza (egli stesso si considerava uno scienziato) ma gli pareva che la scienza dovesse essere liberata dal materialismo.
Il contesto storico
Trasferitosi a Berlino, aderì alla Società Teosofica di cui, nel 1902 divenne segretario generale della sezione tedesca anche se mantenne sempre una certa distanza dalle cosmogonìe un po' bizzarre elaborate da Madame H. P. Blavatsky, fondatrice del movimento.La Dottrina Teosofica (conoscenza sapienziale del divino) ebbe gran fortuna agli albori di questo secolo.Essa si proponeva di ricondurre l’uomo, prigioniero della nuova visione materialistica e degli ormai consunti dogmi delle chiese cristiane, alle fonti "dell’antica sapienza" (soprattutto orientale) .L’accesso a queste fonti era iniziatico ed affidato ad esperienze di tipo medianico. Attraverso queste "visioni personali" doveva essere possibile accogliere le rivelazioni di "Maestri Invisibili": i " Grandi Custodi dell’Umanità" considerati l’origine dell’ispirazione teosofica. In seguito l’influenza di questo movimento scemò a causa delle numerose scissioni tra le quali per l’appunto quella di Steiner nel 1913 e soprattutto quella di Krishnamurti (1929) , che sciolse definitivamente "l’ordine della stella d’oriente " in quanto esso, secondo le predizioni, doveva solo "preparare l’avvento di un giovane indù quale nuovo Istruttore-Del-Mondo".
Il pensiero
Nel 1913 si staccò dalla Società Teosofica per fondare la Società Antroposofica con sede a Dornach in Svizzera, nel "Goethenaum", un tempio appositamente costruito.L’Antroposofia si distingue dalla Teosofia per il maggior rilievo conferito alla natura e al destino dell’uomo.Centro della dottrina antroposofica è la distinzione nell’uomo di sette principi: il corpo fisico, il corpo etereo, il corpo astrale, l’io, l’io spirituale, lo spirito vitale, l’uomo-spirito.
Con la morte il corpo fisico si dissolve, mentre quelli etereo e astrale accompagnano l’io in un periodo di sonno profondo che precede una successiva incarnazione. Il ciclo delle rinascite, coinvolgendo l’intero cosmo attraverso millenni di evoluzione, è destinato a concludersi con "L’UNIVERSALE RITORNO ALLO SPIRITO PURO".
Steiner prese da Hudson la teoria delle due menti e dei due emisferi. Il cervello di destra - l’"altro tu" - ha a che fare con le intuizioni, i "significati globali", le forme complessive; è la parte di noi che apprezza la musica e la poesia.
Il cervello sinistro studia il mondo al microscopio; è ossessionato dal "qui e ora". Ha a che fare col linguaggio, la logica e il calcolo.L’emisfero destro porta in sè lo "spazio dell’anima", un mondo interiore che Steiner riteneva reale, parallelo e, in qualche modo, ispezionabile."Per visitare i nostri mondi interiori - anche solo per essere completamente assorbiti da un libro o per ascoltare la musica - dobbiamo perdere l’abitudine di essere sempre all’erta. Dobbiamo acquisire l’abitudine al rilassamento, al mettere da parte le nostre ansie".
Steiner era convinto che coll’addestramento chiunque potesse sviluppare la facoltà di vedere questo altro regno dell’essere. Per accedere ad esso occorre sviluppare "la visione interiore": una sorta di "percezione extrasensoriale" che non ha niente a che fare con la chiaroveggenza o lo spiritismo.Huxley sostiene che ci sono due modi per vivere quello strano continente: le droghe e l’ipnosi. Il metodo di Steiner ha a che fare piuttosto con quest’ultimo.Egli sosteneva di essere una di quelle persone che sono nate colla capacità di "rilassarsi dentro il cervello di destra". Aveva esplorato quel mondo mentale che ciascuno porta dentro di sè: Sapeva che esisteva. E non cessava mai di ripetere ai suoi amici: " sbagliate a trattare il mondo della mente come se fosse soltanto una metafora. E’ un’altro paese, e tutti abbiamo il passaporto per entrarci".
I suoi insegnamenti raggiunsero gli angoli più remoti del mondo (egli diede origine a vere e proprie scuole e "scienze applicate": dalla pedagogia alla medicina, all’agricoltura all'economia, ecc.) . Scrisse una quantità straordinaria di libri dai titoli più strani e dai contenuti più stupefacenti epperò la valanga di idee proposte oscurano la chiarezza e la semplicità della sua visione di base che, a tratti e a lampi ci illumina sul suo segreto imperscrutabile.Ma al di là delle pretese della ragione, quello che ci attrae è di essere stati in contatto con una mente capace di questa straordinaria qualità di esperienza interiore.
Opere
Fondamenti di una gnoseologia goethiana (1886), Filosofia della libertà (1894), Il Cristianesimo come fatto mistico (1902), Teosofia (1904), L'iniziazione (1904), Dalla cronaca dell'akasha (1904), I gradi della conoscenza superiore (1905), La saggezza dei Rosacroce (1907), La scienza occulta (1910), Il mondo dei sensi e il mondo dello spirito (1911), Vita da morte e nuova nascita (1913), La soglia del mondo spirituale (1913), Esigenze sociali dei tempi nuovi (1918), Arte dell'educazione (1919),La questione sociale (1919), L'uomo, sintesi armonica delle attività creatrici (1923), Antroposofia (1924), La mia vita (1925).
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