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Ibn 'Arabi
I nomi più belli di Dio
Lo svelamento del segreto sul loro significato
Mimesis
Pag. 174 Formato: 14 x 21 cm. Anno: 2011 ISBN: 978-88-5750-487-2
€. 16.00 €. 15.20 (-5%)
Quale significato possiedono ognuno dei cosiddetti «nomi più belli di Dio» e perché l’uomo ne abbisogna? Secondo una tradizione profetica Adamo fu creato a immagine di Allah e costituisce la sintesi microcosmica della creazione: è lo specchio in cui Si contempla la Realtà divina ed è anche la pupilla dell’occhio con cui vede. Dio era, allora, un Tesoro Nascosto e volle farSi conoscere, creando l’uomo. Ma l’uomo in realtà non può conoscere direttamente il suo Creatore, perché non è concettualizza bile. Perciò Allah gli ha insegnato i Suoi nomi più belli tramite la rivelazione, perchè con essi Lo invocasse e Lo ricordasse.
Ibn 'Arabi è stato uno dei più grandi filosofi mistici di ogni tempo. La sua influenza non conosce tuttora il confine dell’Islam e si estende così all’Occidente cristiano, contribuendo in tal senso a tener viva quella autentica philosophia perennis che, altro non è, se non la risposta umana all’edenica domanda divina: «Adamo dove sei?». Egli è anche conosciuto in Occidente come Doctor Maximus e nei paesi islamici con i titoli di Mu?yiddin, «Colui che rivivifica la religione» e di «al-Šaykh al-Akbar, «il più grande Maestro». Ha studiato a Siviglia e Ceuta. La sua produzione è sterminata: si contano circa 239 opere di vario genere, fra cui, a titolo meramente introduttivo, citiamo: al-Futu?at al-Makkiyya fi ma?rifat asrar al-malikiyya wa-l-mulkiyya e Fusus al-?ikam wa-khusus al-kilam.
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Scheda dell'autore: Ibn 'Arabi
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informazioni sull'Autore: Ibn 'Arabi
Abu Bakr Muhammad Ibn 'Ali, più noto con il nome di Ibn 'Arabi, nacque a Murcia, in Andalusia, nel 1165. Di famiglia nobile e ricca, ebbe un'istruzione di prim'ordine con rinomati maestri di storia, letteratura, poesia, diritto, lettura coranica e tradizioni profetiche. Tra i suoi parenti vi erano asceti e visionari, e Ibn 'Arabi trascorse infanzia e adolescenza in un clima di intensa religiosità di cui peraltro non subì troppo il fascino, dal momento che almeno inizialmente predilesse gli studi e gli svaghi mondani. Verso i vent'anni, però, le esortazioni della sposa Mariam e l'esperienza di una malattia che lo ridusse in punto di morte lo portarono a un mutamento radicale. Ne fu testimone d'eccezione il filosofo aristotelico Averroè: il quale, informato dei doni spirituali concessi a Ibn 'Arabi, volle incontrarlo, rimanendone ammirato. Così Ibn 'Arabi entrò nella vita mistica facendo professione di sufismo. Ibn 'Arabi è autore di un centinaio di opere, la maggior parte delle quali non sono mai state edite in Europa, e tantomeno tradotte in lingue europee.
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