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Jayadeva
Gitagovinda
Adelphi
Pag. 187 Formato: 10,5 x 17,5 cm. Anno: 1982 ISBN: 978-88-459-0507-0
€. 14.00 €. 13.30 (-5%)
Il Gītagovinda, «il pastore del canto», è uno dei grandi testi dell’eros indiano – celebrazione della voluttà senza soggetto e insieme delle nozze dell’anima con Dio, che qui appare come il giovane Krsna «inghirlandato di bosco», incarnazione di Visnu. Il Gītagovinda canta le sue inesauribili avventure d’amore con le molte pastorelle dalle «carni tonde, lisce, quasi elastiche, dense della molle densità del miele che cola sopra il miele» e con la pastorella che è l’Amata prediletta fra le mille spose: Rādhā. I dati elementari di ogni storia d’amore – la gelosia erotica, il languore fantasticante della separazione, il brivido del ritrovarsi – parlano qui in immagini lussureggianti, come se ogni pulsazione del sentimento si dilatasse nel cosmo trascinando dietro di sé un corteo sontuoso di metafore.
Mentre Jayadeva, raffinato poeta del secolo XII, scriveva il Gītagovinda, il dio Visnu volle sostituirsi a lui nella stesura di alcuni passi dove si cantano le bellezze della sua amante Rādhā – e in particolare in una strofe dove il dio prega la fanciulla di porgli sul capo «il bocciolo sublime» del suo piede, strofe che il poeta, per reverenza al dio, non osava concludere. Una voluttuosa delicatezza, la capacità di vivere il divino «tramite il fisiologico», come scrive Marguerite Yourcenar nel saggio che qui accompagna la prima traduzione italiana del Gītagovinda, ci vengono incontro da queste pagine abbaglianti che sembrano polverizzare, con un minimo gesto di Krsna, ogni «terrore superstizioso del fatto sensuale».
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Scheda dell'autore: Jayadeva
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informazioni sull'Autore: Jayadeva
Jayadeva (XII secolo ¨C XII secolo) ¨¨ stato un poeta e mistico indiano della fine del XII secolo, autore del G¨©tagovinda. Poche sono le notizie che si hanno sulla vita di Jayadeva. Secondo il testo da lui composto, la G¨©tagovinda, la sua citt¨¤ natale fu Kindubilva (80), forse l'attuale villaggio bengalese di Kenduli, ma, secondo Barbara Stoler Miller il suo rapporto con il culto di Jagann¨¡tha a Puri sembra essere maggiormente fondato. Le leggende tradizionali intorno alla sua figura lo indicano quindi di nascita br¨¡hmanica, presto divenuto rinunciante (sanny¨¡sa) e itinerante (non sostava mai sotto lo stesso albero per rifuggire gli attaccamenti verso il posto), questo finch¨¦ un brahmano di Puri gli comunic¨° che Jagannath¨¡ ("Signore del mondo", intende Kṛṣṇa/Viṣṇu) lo voleva sposo di una figlia di un brahmano, Padm¨¡vat¨©, offerta al tempio come danzatrice sacra.
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