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Serge Latouche
Fine Corsa
Intervista su crisi e decrescita
Gruppo Abele
Pag. 104 Formato: 11 x 16 cm. Anno: 2013 ISBN: 978-88-6579-038-0
€. 7.00 €. 6.65 (-5%)
Dappertutto, nell'intero pianeta, cresce la crisi economica e sociale. Il sacrificio, sull'altare del mercato, di equità, giustizia e partecipazione moltiplica lo sfruttamento e la povertà mentre si consuma il disastro ecologico. A ciò molti si sono abituati, ma non tutti. Una parte del mondo non si abitua e pone in maniera esplicita una domanda: la soluzione del problema è davvero - come sostengono i più - la ripresa della crescita. Oppure la crescita, mitizzata e acritica, è la causa della situazione, tanto da rendere necessario un modello economico e culturale ad essa antitetico? E la decrescita (governata e controllata) non è un modello pauperista con venature luddiste ma la sola speranza di futuro? Si colloca qui l'intervista di Daniele Pepino a Serge Latouche: non solo approfondimento di questioni note ma stimolo per ulteriori riflessioni.
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Scheda dell'autore: Serge Latouche
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informazioni sull'Autore: Serge Latouche
Serge Latouche (Vannes,12 /01/1940) è uno degli animatori de La Revue du MAUSS, presidente dell'associazione «La ligne d'horizon», è professore di Scienze economiche all'Università di Paris XI e all'Institut d'études du devoloppement économique et social (IEDS) di Parigi. È tra gli avversari più noti dell'occidentalizzazione del pianeta e un sostenitore della decrescita conviviale e del localismo. Conosciuto per i suoi lavori di antropologia economica, Serge Latouche ha sviluppato una teoria critica nei confronti dell'ortodossia economica. Critica, attraverso argomentazioni teoriche solide e con un approccio empirico comprensivo di numerosi esempi, il concetto di sviluppo e le nozioni di razionalità ed efficacia economica. Nemico del consumismo e della razionalità strumentale, Latouche è intellettuale che presenta tratti assai personali ed è stato introdotto nel dibattito italiano da case editrici e gruppi culturali sia della destra radicale che della sinistra antagonista.
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