ATTUALMENTE NON DISPONIBILE
Vuoi essere avvisato Quando il libro tornerà disponibile?
|
Miguel de Unamuno
Filosofia e Religione
Bompiani
Pag. 1600 ISBN: 978-88-
€. 35.00 €. 33.25 (-5%)
L’opera di Unamuno, che presenta tutti i tratti dell’organicità e della sistematicità, non sarebbe comprensibile pienamente se non se ne evidenziassero le basi filosofiche e le preoccupazioni teologiche. È infatti alla luce di una filosofia della religione che le ricerche incentrate sull’unico problema, quello dell’ansia immortale di immortalità dell’uomo concreto, pervengono a una prospettiva coerente e unitaria, anche se ciò non esclude un’evoluzione intellettuale ed esistenziale. Unamuno è un autentico uomo religioso che ha vissuto una struggente quanto tragica ansia di eternità, una sete di Dio, pur non avendo abbracciato totalmente nessun credo religioso positivo, giacché egli ha sempre reagito con veemenza contro ogni tentativo di volerlo incasellare. Unamuno è fautore di una religione poetica, issata sull’esperienza della parola creatrice, mediante la quale non soccombe alla tentazione del nulla.
I nuclei fondamentali della riflessione unamuniana ruotano intorno a due temi, che rappresentano, per così dire, due facce della stessa medaglia: l’ansia per il destino umano e la preoccupazione per la personalità, da non intendersi in senso psicologico, ma etico-esistenziale, come emerge sia nell’opera sul sentimento tragico della vita (1913) sia nei celebri poemi dove ribadisce che “il fine della vita è di farsi un’anima”. Esprimendosi in forma paradossale, ritenuta il linguaggio tipico della passione oltre che affermazione della volontà di creazione disperata, Unamuno assurge a pensatore tragico.
Altri libri di Classici della filosofia
Altri libri dell'autore: Miguel de Unamuno
Altri libri dell'editore: Bompiani
Scheda dell'autore: Miguel de Unamuno
|
informazioni sull'Autore: Miguel de Unamuno
Miguel de Unamuno, nato a Bilbao nel 1864, dopo aver compiuto gli studi secondari nella città natale, seguì a Madrid i corsi di lettere e filosofia (1880-1884). Nel 1889 fece un viaggio in Francia e Italia. Nel 1891 fu chiamato alla cattedra di lingua e letteratura greca dell'Università di Salamanca. Nel 1901 fu nominato rettore: fu destituito nel 1914 per la sua attività contro la monarchia. Dieci anni dopo fu confinato nelle Canarie, a Fuerteventura, a causa della sua opposizione alla dittatura di Primo de Rivera. Ciò provocò la protesta di illustri intellettuali europei, tra cui Einstein, Rolland, Thomas Mann. Fuggì su una nave francese, visse in esilio a Paris e poi a Hendaye, nei pressi del confine con la Spagna. Prima dell'avvento della seconda repubblica, nel 1930, tornò in patria e riprese il suo incarico di rettore. Fu di nuovo destituito nei primi giorni della guerra civile, in seguito a dissensi con i militari nazionalisti e falangisti. Morì a Salamanca il 31 dicembre 1936. Il pensiero filosofico di Unamuno è espresso in forma spesso non sistematica, commisto con motivazioni e suggestioni lettera rie, nei saggi raccolti in 7 volumi nel 1916-1918. I temi principali della sua meditazione sono di tipo irrazionalistico: l'an sia di immortalità che anima ogni individuo e ne determina la sua religiosità, che non coincide necessariamente con il cattolicesi mo. La dottrina dell'uomo concreto, «in carne e ossa», con la sua singolarità e la sua solitudine, condizionato dalla vita circostante ma anche dal sentimento e dalla ragione. L'attenzione per l'espressione e per la lingua, con la conseguenza che la filosofia vive più nei poeti che nella speculazione astratta. Il senso dell'angoscia che tinge di amarezza e di conflittualità l'esistenza umana. Sono tutti temi che lo pongono tra gli anticipatori del pensiero esistenzialista. Tra i suoi libri maggiori si ricordano "Intorno al tradizionalismo" ,"Vita di don Quijote e Sancho" appassionato commento del personaggio cervantesiano nel quale Unamuno identificò un simbolo dell'essenza nazionale spagnola, "Del sentimento tragico della vita", che è la sua opera più importante dal punto di vista ideologico imperniata sul tema dell'immortalità e del contrasto tra fede e ragione, "Agonia del cristianesimo" , scritta a Paris durante l'esilio, in cui si trovano i riflessi delle sue letture preferite: Paulus, Augustinus, Pascal, Kierkegaard. Nel "Del sentimento tragico della vita" rivela un criterio per leggere i suoi scritti. Scrive Unamuno: « L'uomo concreto, di carne e ossa, è il soggetto e al tempo stesso il supremo oggetto di ogni filosofia. E la biografia interiore dei filosofi ci fa capire più cose». Unamuno ebbe una educazione cattolica ma si distaccò poi dal cattolicesimo per una visione anti-idealista quanto anti-razionalista. Se la ragione cerca l'universale, dice, la vita sceglie l'individuale, afferma il continuo cambiamento contro i tentativi di schematizzare tutto e grida il suo desiderio di immortalità contro i fabbricanti di dubbi. Da Kierkegaard eredita il senso dell'estenuante contrasto tra finitezza del vivere e aspirazione all'eternità.
Le ultime novità di questa categoria
|