Paul Goodman, romanziere, psicologo, sociologo e filosofo, è stato negli anni Sessanta un punto di riferimento privilegiato per le sperimentazioni della cultura giovanile e dei movimenti di protesta. A partire da una sofisticata rielaborazione in chiave anarchica dei temi classici della tradizione statunitense, in cui si fondevano con originalità tensioni individualiste e istanze comunitarie, Goodman ha avanzato una serie di importanti progetti in cui convergono slancio utopico e progettualità pratica