Per molto tempo Itfàt vagò tra le circonvoluzioni del labirinto, urtando di tanto in tanto contro qualche manichino. Infine sbucò in una sorta di piazzetta. Qui le si aprì uno spettacolo che la lasciò di stucco: in aria, al centro della piazzetta, stava sospesa una figura vestita di un abito blu scuro, uguale al suo. Itfàt notò che, in tutto l’ambiente grigio circostante, solo lei e la figura erano colorate. La figura fluttuava in una posa innaturale, con i piedi nudi tesi all’indietro e di lato, le braccia in alto, la testa reclinata e i capelli neri sparpagliati a ventaglio. Trattenendo il respiro, Itfàt le si avvicinò da dietro, le girò attorno e la guardò in volto. Ciò che vide la fece tremare violentemente. Era lei stessa.