Per Plotino la bellezza rappresenta un elemento imprescindibile di quello che possiamo chiamare il romanzo dell’anima: racconto drammatico e insieme meditazione filosofica che ha per oggetto la vita della psuché posta a mezzo e oscillante fra i due poli dell’intelligibile e della materia. I testi plotiniani si propongono come meditazione, come oggetto di studio, ma anche e soprattutto come modello di esercizio interiore, descrizione di un movimento vitale che l’anima deve far proprio: perché la vera vita è solo “lassù”, nel regno dell’essere, vita piena, variegata e seducente che ha in sé, in un grado più alto e più puro, le qualità che fanno bello il sensibile.