Luciano Bianciardi
Luciano Bianciardi nasce a Grosseto nel 1922, da padre cassiere di banca e madre maestra elementare. A cavallo della seconda guerra mondiale, alla quale partecipa come interprete per gli eserciti alleati, si laurea alla Scuola Normale Superiore di Pisa in Filosofia con tesi su Dewey. Diviene Direttore della Biblioteca Comunale Chelliana di Grosseto, sconvolta dai bombardamenti e dall'alluvione del 1944. Inizia frattanto la sua attività di pubblicista sulla stampa locale toscana e prende ad interessarsi alle lotte operaie del tempo, soprattutto alla vita dei minatori delle miniere del grossetano. Nel 1954 si trasferisce a Milano, deciso a partecipare all'industria culturale che in tale città stava nascendo. A Milano Luciano Bianciardi viene assunto dalla nascente Casa Editrice Feltrinelli come redattore.
Nel 1960 escono L'Integrazione per Bompiani e Da Quarto a Torino. Nel 1962 esce per Rizzoli il romanzo La Vita Agra. Nel 1969 esce per Rizzoli il suo romanzo forse più emblematico: Aprire il fuoco, con il quale torna al romanzo di rottura, in forma più matura e con un vago senso della fine. Escono anche, nello stesso anno, Daghela avanti un passo e Viaggio in Barberia. per Feltrinelli.
Nel 1970 torna a Milano, ha ormai imboccato la strada dell'autodistruzione attraverso l'alcol. La morte lo coglie nel 1971, a quarantanove anni.
|
|