John Martin Kuvarapu
Una Parabola del Regno di Dio
Appunti di Viaggio
pag. 144 - formato: 12 x 19 cm. - anno: 2005 - ISBN. 978-88-87164-58-9
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Ciò che era fin dal principio, ciò che ho scoperto dopo molti travagli e tribolazioni, ciò che ho visto, toccato, contemplato, riguardo a Gesù, il Verbo della Vita, e che mi è stato fatto conoscere per grazia di Dio – ciò che ho veduto, udito e scoperto, io lo condivido oggi con voi, perché la mia gioia sia perfetta [cfr 1Gv 1,1-4]. Trovare il Regno di Dio equivale a scoprire il nostro sé eterno, lo spirito, che è stato creato ad immagine e somiglianza di Dio. Equivale a trovare il nostro vero sé, che è al di là dello spazio e del tempo, come Dio è al di là dello spazio e del tempo, e fare esperienza dell’unità di tutta la creazione. È solo nell’ego, nel sé autocosciente, che si trovano le dualità e la separazione. Se Dio è in noi e tutta la creazione è in Dio, allora tutta la creazione dev’essere anche in noi. Non ci sono movimenti, non c’è entrare e uscire. Essere in Dio è essere come un embrione nel grembo di una donna e Dio è come una donna eternamente incinta, che non ci lascia mai. Noi siamo nati da tutta l’eternità, siamo nati alla fine e siamo qui ora. Non c’è passato, non c’è futuro: c’è solo il presente, solo l’oggi. Restiamo gli stessi per tutta l’eternità, vivendo grazie alla vita di Dio, che è lo Spirito di Dio in noi. Gesù lo ha descritto quando ha detto: “Il Regno di Dio è come un uomo che ha trovato un tesoro in un campo. Egli va a casa, vende tutto e compra quel campo”. Bisogna rinunciare al nostro ego e comprare il nostro vero sé...