Jacob Levi Moreno
Jacob Levi Moreno (1889-1974), psichiatra statunitense di origine rumena, è vissuto a Vienna, in una realtà multietnica e multilinguistica, impregnata di una effervescente vitalità artistica e teatrale, nel corso della quale fondò il teatro della spontaneità, in cui ogni personaggio deve improvvisare la sua parte. A Vienna studiò inoltre medicina, matematica e filosofia, fu allievo di Freud, da cui però prese le distanze. Dopo la laurea ha esercitato la professione di medico negli anni della prima guerra mondiale, collaborando attivamente in un campo di rifugiati nel Tirolo, dove ideò una serie di studi e ricerche, che gettarono le basi dei suoi modelli sociometrici. Nel primo dopoguerra, riprese la sua attività di medico e di ricercatore, trovando anche il tempo per frequentare alcuni celebri luoghi di ritrovo (cafés de Vienne) e di fondare la rivista Daimon (1918-1922) assieme a importanti collaboratori, quali Alfred Adler, con il quale conserverà una lunga amicizia, e Arthur Schnitzler. Nel 1926 emigrò negli Stati Uniti dove creò lo psicodramma e sviluppò la ricerca delle interazioni sociali all'interno dei gruppi, specialmente formati da ragazzi, introducendo il concetto di sociometria e della psicologia di gruppo e infine la teoria dei ruoli.Nel 1936 creò una clinica psichiatrica privata completa di un teatro terapeutico e di una casa editrice e iniziò la sua carriera cattedratica presso l'Università di New York. Le sue innovative teorie e i suoi metodi erano basati su una nuova forma di ricerca attiva e su un nuovo approccio sistemico della psichiatria sociale. Per questo Moreno viene considerato il fondatore della "microsociologia", ovvero di quella osservazione microscopica dei fenomeni associativi. Moreno analizzò piccoli gruppi, parzialmente isolati dal contesto sociale
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