Byram J. Bigdome è un uomo fortunato. Dopo una carriera ventennale nel mondo della finanza, ora ha finalmente raggiunto i piani alti. Si è appena insediato nel suo nuovo ufficio di CEO e in azienda tutti guardano a lui per continuare sulla strada del successo. In fondo è quello che voleva: essere al cuore di quel meraviglioso organismo che è l’impresa. Tutto magnifico? Non proprio, perché il protagonista di questa «favola» moderna molto presto scopre di dover confrontarsi ogni giorno con quelli del marketing, gente con cui non ha nulla in comune, che parla il gergo incomprensibile di una disciplina di cui lui non sa praticamente niente. A chi chiedere aiuto? Sempre più sconfortato e disorientato, una mattina trova sulla sua scrivania un nuovo, scintillante computer, sul cui schermo, appena lo accende, compare la sagoma di un… Genio, con tanto di turbante, identico a quello dei vecchi film di Aladino.