Fichte Johann Gottlieb
Fichte Johann Gottlieb (1762 - Berlino 1814), filosofo tedesco, propugnatore di una teoria idealistica della realtà e dell'atto morale. Fichte studiò teologia a Jena e a Lipsia; il suo Saggio di una critica di ogni rivelazione (1792), apparso anonimo e inizialmente attribuito al filosofo tedesco Immanuel Kant, gli permise di ottenere la cattedra di filosofia a Jena nel 1793. Nel 1799, tuttavia, Fichte fu accusato di ateismo e costretto a consegnare le dimissioni. Continuò a scrivere e a tenere conferenze divenute celebri, tanto che nel 1805 ottenne la cattedra di filosofia a Erlangen e nel 1810 divenne il primo rettore elettivo della nuova università di Berlino. In quegli anni, gli ultimi della sua vita, l'indipendenza degli stati tedeschi venne minacciata dalle ambizioni di Napoleone e Fichte sostenne energicamente la nascita di una coscienza nazionale tedesca. L'opera di Fichte comprende: Fondamenti dell'intera dottrina della scienza (1794),Fondamenti del diritto naturale (1796-97), Sul fondamento della nostra fede in un governo divino del mondo (1798), La missione dell'uomo (1800) e Discorsi alla nazione tedesca (1808).
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