Beatrice di Pian degli Ontani, poetessa improvvisatrice della montagna pistoiese, riapre in noi la porta a quel mondo domestico misterioso che attraverso la fatica, il dolore, la gioia e lo spirito delle donne tesseva di casa in casa la cultura orale della lingua materna italiana. Traspare in un’aura di rispetto ammirato, l’autentica cultura dei nostri antenati rurali e l’atmosfera dei loro colloqui con il mondo naturale e spirituale, insieme a un senso di importanza del vivere che nella società tecnologica si tiene lontano.