Alessandro Corallo
Haiti Non Muore
Il terremoto, Skype e le adozioni internazionali
Emi
pag. 143 - formato: 14 x 21 cm. - anno: 2010 - ISBN. 978-88-307-1937-8
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Pourt-au-Prince è stata rasa al suolo da uno dei più forti terremoti degli ultimi 200 anni. "I primi pensieri sono per i bambini... Non sappiamo se sono vivi né se il centro che abbiamo costruito per loro è crollato. Impossibile stare con le mani in mano, senza una risposta". Alla notizia del terremoto di Haiti del 12 gennaio 2010, Alessndro Corallo si mobilita immediatamente. La tragedia lo tocca da vicino, a motivo della sua decennale frequentazione di quel paese pieno di incanti e di miserie. È solo grazie a Skype che nei primi giorni riesce a comunicare con gli amici haitiani. Due mesi dopo sarà sui luoghi per partecipare al completamento di un nuovo progetto: cento bambini abbandonati nella capitale distrutta vengono accolti nel centro di accoglienza realizzato dall’Anpil nella città di Port-de-Paix...