Alberto Statera
Alberto Statera (Roma, 16 settembre 1947) è un giornalista e scrittore italiano. Attualmente è editorialista de «La Repubblica. Esordì giovanissimo, nel 1969, all'Agenzia Giornalistica Italia. Dal 1971 al 1983 Statera diventa parte integrante, all'Espresso, della squadra di Eugenio Scalfari. In quella vece curò una serie di reportage intitolata “I padrini del vapore”. Successivamente fu caporedattore - per un decennio - del settore economico dello stesso settimanale e, più tardi', caporedattore centrale con la direzione di Livio Zanetti. In quel periodo fu anche autore, alternandosi con Paolo Mieli, di lunghe interviste nella serie “Terzo Grado” che innovarono l'intervista politica. Dal 1983 al 1986 Statera ha diretto il quotidiano “La Nuova Sardegna”, appena acquistato dal Gruppo Espresso, dove compì un rilancio dell'antica testata, con l'apertura di edizioni in tutte le province dell'isola, raddoppiandone le vendite in un triennio. Dal 1986 al 1990 è alla Mondadori, prima come direttore editoriale delle pubblicazioni economiche, poi come direttore del settimanale Epoca e del mensile Storia illustrata. Lasciò il gruppo quando la proprietà passò a Silvio Berlusconi con motivo "clausola di coscienza", uno dei rarissimi professionisti ad avere usufruito di questo diritto nella storia del giornalismo. Nel 1990-1991 fu caporedattore dell' Economia di Repubblica per poi passare, per un quinquennio, alla Stampa di Torino nel ruolo di editorialista. Dal 1996 al 2000 ha diretto Il Mattino di Padova, La Nuova Venezia e la Tribuna di Treviso, quotidiani veneti del Gruppo Espresso. Dal 2000 al 2005 ha diretto Il Piccolo di Trieste, per poi tornare a Repubblica come editorialista. Alberto Statera è anche autore di alcuni libri, tra cui "Il Termitaio-I Signori degli appalti che governano l'Italia" (Rizzoli 2009), "Storia di preti e di palazzinari" (L'Espresso 1977), "Un certo De Benedetti- In nome del capitalismo" (Sperling e Kupfer 1984), "Perché loro- biografia non autorizzata di Silvio Berlusconi" (libro collettaneo-Laterza 1985), "Cossiga" (libro collettaneo-Rizzoli 1985), "Prodi" (MG 1990). Ha inoltre vinto alcuni premi giornalistici e letterari, tra cui il Premiolino, il Premio Anghiari, il Premio Lingotto per l'Economia, il Premio Reggio Calabria e il Premio Forte dei Marmi per la satira politica.
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