A.a.V.v.
Consapevole n.14
Appunti di ecologia per la mente
Macro Edizioni
pag. 98 - formato: 19,5 x 29 cm. - ISBN. 978-88-7507-890-4
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Che cosa ci viene in mente se pensiamo alla parola “inquinamento”? Inquinamento dell’aria, dei fiumi, dei mari, ghiacciai che si sciolgono e foreste che scompaiono, città irrespirabili: il pianeta che muore. Eppure c’è un inquinamento più sottile e subdolo, i cui effetti sono meno riconoscibili, ma ancora più drastici: è l’inquinamento mentale. Non sono la co2, le nanoparticelle, i gas di scarico, i furani e il mercurio ad inquinarci il cervello, ma i messaggi pubblicitari, i telegiornali, il quaquaraqua della politica. Perché non pensiamo all’inquinamento del nostro cervello e cominciamo a porvi rimedio? Praticare un po’ di ecologia mentale non è difficile e può avere risultati strabilianti. Possiamo iniziare da qualche piccola mossa strategica: se ho ancora la televisione in casa posso pensare di liberarmene e di passare le mie serate leggendo libri, parlando con le persone che sono a tavola con me, invitando degli amici dopo cena per condividere qualche profondissimo pensiero esistenziale o, più semplicemente, per passare qualche ora a sbellicarsi dalle risate ricordando i tempi del liceo. Se proprio mi va male posso anche pensare di farmi una partita a Trivial Pursuit: potrebbe capitarmi una domanda sul WTO, ma almeno avrei spento la “cattiva maestra televisione” – come scriveva Karl Popper il quale auspicava che sulle televisioni ci fosse scritto “tenere fuori della portata dei bambini”: insomma uno che l’aveva capita.