Pierangiolo Berrettoni
Il Maschio Al Bivio
Bollati Boringhieri
pag. 228 - formato: 14,5 x 21,7 cm. - anno: 2007 - ISBN. 978-88-339-1592-0
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In Occidente l’immagine del bivio, della decisione come fardello, taglio radicale e cursus irreversibile, fissa da sempre lo stereotipo dell’identità maschile: scelta del dovere di contro al piacere e alla «mollezza», appannaggio femminile, e scelta tra virilità di sacrificio, a fortiori eterosessuale, ed emozionalità omosessuale. La costruzione degli stili di vita antiedonistici che definiscono il maschile è avvenuta attraverso regimi discorsivi di dominazione simbolica che naturalizzano un dato tutto culturale. Il linguista Berrettoni fa un lungo passo indietro e riflette sul carattere di enigmaticità di questo dato, che in origine presentava anche valenze congiuntive, non solo disgiuntive: il pensiero greco era infatti capace di figurarsi le relazioni amorose indipendentemente dalla polarità tra maschile e femminile. Lo testimoniano i miti dell’indistinzione – Adone dall’ambivalenza seduttiva, Eracle guerriero, eroe della scelta che accoglie però in sé il disordine del nomadismo e della melanconia – e alcune «catastrofi» che quell’indistinzione hanno cancellato, prima fra tutte la rivoluzione «apatica» prodotta dalla scrittura alfabetica, che ha normalizzato l’eccedenza somatica, il lusso sensibile dell’oralità e ha irrigidito l’immaginario oppositivo del maschile/femminile, respingendo nell’ombra della colpevolezza il suo terzo escluso, l’omosessuale.