L. Charpentier
Il mistero di Compostela
una via iniziatica che attraversa i millenni
L'Età dell'Acquario
pag. 224 - formato: 14 x 21 cm. - anno: 2006 - ISBN. 978-88-7136-243-4
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Il cammino che porta a Santiago di Compostela è il più celebre tra quelli su cui si snoda un pellegrinaggio e, a partire dall’XI secolo, il più frequentato da devoti e turisti. Le sue origini sprofondano in un passato remoto e misterioso. Dopo il Diluvio Universale, causa della fine di Atlantide, i sopravvissuti di quella civiltà diffusero nel mondo, e specialmente sulle coste occidentali d’Europa, il loro bagaglio di conoscenze antichissime. La loro influenza fu decisiva per il progresso dell’uomo primitivo, che apprese non solo le tecniche di coltivazione e allevamento, ma anche l’arte del costruire: dai dolmen ai primi edifici in pietra. Per poter acquisire queste nozioni, le genti di tutta Europa si spinsero verso Ovest, seguendo percorsi tracciati con straordinaria precisione lungo i paralleli terrestri. Queste direttrici sono costellate di siti megalitici e di nomi che richiamano quelli di stelle e costellazioni. Dal più meridionale di tali cammini, quello appunto di Santiago, scaturiscono domande inquietanti: che relazione intercorre tra l’apostolo Giacomo (che dà nome al percorso), inspiegabilmente sepolto in Galizia dopo essere morto in Terra Santa, e mastro Jacques, costruttore basco, che partecipò all’edificazione del Tempio di Gerusalemme? Perché alcuni punti lungo il cammino hanno il nome di Stella, di Via Lattea o di una costellazione? Qual è il significato dei simboli ricorrenti e ormai indecifrabili incisi sulle pietre disseminate lungo il cammino? ...