Il vero scopo della vita è la graduale manifestazione della reale essenza dell'uomo chiamata Anima, lo Spirituale, Sé Superiore. Tutte le esperienze, le sofferenze, le prove che l'uomo incontra sono in realtà stimoli che dovrebbero favorire questa manifestazione, risvegliandolo dal suo stato di incoscienza e di oscurità. Il mezzo più adatto è la meditazione.

Consapevolmente o no, l'uomo tende continuamente verso la realizzazione del suo vero Sè, celato nel profondo di se stesso. La strada più sicura per giungere a questa realizzazione comincia con l'analisi seria e costante del proprio mondo psichico e della complessa struttura interiore dell'uomo, attraverso cui il Sè cerca di esprimersi.

In questo libro è presentata la complessa costituzione interiore dell’uomo, secondo la visione delle antiche dottrine esoteriche. È molto importante, per chi voglia realmente percorrere il sentiero dell’autorealizzazione spirituale, conoscere questa costituzione interiore che presenta l’uomo come “un’unità nella molteplicità”, e cioè come un essere di origine divina, chiamato il Sé, che si riveste di vari involucri o “corpi” per potersi esprimere nei vari piani della manifestazione. In maniera chiara e semplice, l’Autrice descrive la natura e le funzioni di questi “corpi” mettendo in risalto il fatto che attraverso di essi il Sé può esprimersi e “individualizzarsi”, producendo nello stesso tempo una trasformazione e una sublimazione della materia di cui essi sono composti. In tal modo si realizza il vero scopo dell’uomo, che è quello di riunire in se stesso Spirito e Materia e produrre gradualmente il passaggio dal quarto al quinto regno, quello degli Uomini Realizzati, capaci di collaborare con il Piano Divino.

L'uomo non sa "chi è" realmente, non si conosce perchè il suo vero essere è "inconscio". Vi è come un diaframma nella sua coscienza fra l'io di superficie e l'io autentico, che è il Sé. Per questo è necessario conoscere il lato inconscio di noi stessi, l'altro polo della nostra natura che costituisce un mondo vasto e misterioso, ricco di infinite potenzialità. Se vogliamo realmente realizzarci nella nostra totalità e conoscere il Sé Spirituale, dobbiamo allargare la nostra conoscenza fino a includere anche le zone inconsce di noi stessi, che ci collegano ai livelli trascendenti e al Divino.

Questo libro propone al lettore una rassegna di brani che evidenziano le caratteristiche di ognuno dei Sette Raggi, la loro essenza e la loro influenza sull’evoluzione della coscienza e sui sette diversi temperamenti umani. Per ogni Raggio, sono stati selezionati sette brani tratti dalle opere di Alice Bailey ed uno tratto dai testi dell’Agni Yoga. Nel loro insieme, i sette brani inclusi per ogni raggio costituiscono una serie di stimoli per la coscienza protesa a comprendere l’energia dei Sette Raggi quali pilastro su cui basa l’intera espressione dell’Energia Vita. Le immagini originali computerizzate incluse nel libro, libera espressione pittorica di un artista, tendono ad esprimere la qualità e i colori di ogni Raggio.

“Verificate sino a che punto riuscite a capire il Mio linguaggio, ed esprimetelo nel vostro" . L'allievo obbedisce, e intende farlo commentando l'Insegnamento, e pone questi scritti nelle mani di altri allievi. Questi commenti non hanno valore se non letti assieme e accanto al testo del Maestro: non hanno una loro struttura portante. Non pretendono di illuminare il testo, così come la luna non può rischiarare il sole. Frutto di una ricerca indipendente, essi segnano minime conquiste, provvisorie e parziali, che quelle grandi parole hanno ottenuto nella sua coscienza, aprendovi i primi Cancelli dell'Infinito.

“Verificate sino a che punto riuscite a capire il Mio linguaggio, ed esprimetelo nel vostro" . L'allievo obbedisce, e intende farlo commentando l'Insegnamento, e pone questi scritti nelle mani di altri allievi. Questi commenti non hanno valore se non letti assieme e accanto al testo del Maestro: non hanno una loro struttura portante. Non pretendono di illuminare il testo, così come la luna non può rischiarare il sole. Frutto di una ricerca indipendente, essi segnano minime conquiste, provvisorie e parziali, che quelle grandi parole hanno ottenuto nella sua coscienza, aprendovi i primi Cancelli dell'Infinito.

Urusvati sa quanto è prezioso un umore solenne e gioioso. Alcuni lo chiamano Torcia del Sovramundano, altri Porta del Mondo Sottile. E' la patria amata, questa, in cui si entra con gioia. Chiunque può agevolare l'ingresso.Le sue vibrazioni magnetiche si avvicinano ed é bene elevare le proprie. Il modo più semplice é di riempirsi di gioia solenne. Non è facile. Non si tratta di allegria sfrenata. Molti non colgono la differenza fra questa e la gioia sovramundana, che pure é grandissima. E' la prima cosa che stabiliamo nella Nostra Dimora. E' possibile vivere in uno stato di tale felicità da rivestire le pene terrene di un senso speciale. Certo questa solennità non é artificiale.. Molti assumono un contegno solenne, ma in realtà ingannano se stessi.

“Quelli che fomentano le guerre dovrebbero pensare all’abisso in cui gettano il pianeta. La sua distruzione è minacciata anche dalle guerre che coinvolgono pochi popoli. Nessuno intende la guerra come una malattia del mondo, eppure tutti vedono che persino i conflitti locali bloccano gli sviluppi positivi del pianeta intero (…) È ora di riflettere al danno così inflitto al Mondo sottile, e comprendere meglio il rapporto che unisce i due mondi”.

“Amico, a che serve parlare del Sovramundano quando non si è ancora realizzato che l'energia è la base dell'Esistenza?” Questa è la ragione per la quale il Maestro che nel 1938 ispirò il testo richiese di attendere un periodo più adatto per pubblicarlo, un periodo in cui la coscienza dell'umanità fosse in qualche misura risvegliata. Sovramundano parla infatti di come l'uomo può accostarsi e percepire le energie sottili ed i mondi lontani. “Chiunque può realizzare il Sovramundano se impara a riconoscere le molte qualità dell'energia primaria”. Questo testo è un mezzo di conoscenza del mondo sottile, delle opere dei Maestri e di come preparare la coscienza per accostarsi ad esse.

“Ciò che è più sacro circonda l'idea di Fratellanza. La gioia più viva sta nel sapere che esiste una cooperazione di Conoscenza. Questo pensiero afferma che in qualche luogo vivono Veri Collaboratori. Ripetiamo i principi fondamentali che conducono alla Fratellanza.”