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Krishnananda - Amana
Uscire dalla Paura
Osservare il bambino emozionale dentro di noi e interrompere l'identificazione Nuova edizione aggiornata e ampliata
Urra
Pag. 243 Formato: 13,5 X 21 cm. Anno: 2010 ISBN: 978-88-5032-929-8
€. 15.00
Mi colpisce che una delle questioni più profonde che ci troviamo ad affrontare nel portare amore e gioia nella nostra vita sia come uscire dai vecchi schemi di comportamento. Questo vale soprattutto nelle nostre relazioni, ma influenza anche la nostra creatività, sessualità e molti altri aspetti della nostra vita. Questo è l'argomento a cui mi dedico in questo libro. Gran parte del problema è legato a come vediamo noi stessi. Quando ero bambino uno dei miei film preferiti era "Hans Christian Andersen", con Danny Kaye. I miei genitori ci comprarono il disco con le canzoni del film e noi le cantavamo in continuazione. Una di queste era "C'era una volta un brutto anatroccolo", la storia di una piccola anatra veramente brutta, "con delle piume scure e arruffate", esclusa dal mondo delle anatre per la sua diversità.
L'anatroccolo fu costretto a vagabondare, finché, un giorno, si ritrovò con alcuni cigni e scoprì di essere un bellissimo cigno a cui semplicemente era accaduto di nascere tra le anatre. In un certo senso, siamo anche noi in viaggio verso la riscoperta della nostra natura di "cigni", del nostro vero sé. Abbiamo ingannato noi stessi credendo di essere "anatre". Anatre che vedono e sentono se stesse come creature spaventate, brutte, non amate e non amabili, creature che vivono in un mondo estraneo e ostile, dove nessuno realmente le considera e le apprezza. Anatre che nascondono le proprie paure e insicurezze con ogni sorta di compensazione. Piccole anatre derise, stressate e competitive. I cigni invece, vedono e sentono se stessi come esseri amabili e ricchi di doti, che vivono pacificamente in un mondo che può essere splendido. Nel mio primo libro, A tu per tu con la paura (Urra/Apogeo), ho condiviso le mie esperienze del lavorare con le mie paure come via verso una vulnerabilità e un'accettazione di sé più profonde. Penetrare profondamente nelle ferite del bambino interiore è una via per creare amore nella nostra vita, amore per noi stessi e amore per gli altri. Per anni ho esplorato queste ferite interiori, uno spazio che prima avevo ignorato e represso. Sono arrivato a comprendere che, quando queste ferite sono inconsce, sabotano la nostra vita e il nostro amore in ogni modo possibile.
Continuo a vivere e ad insegnare ciò che ho scritto in quel libro, ma da allora la mia comprensione si è approfondita e ora vedo che quel tipo di esplorazione rappresenta solo il primo passo del viaggio. Senza il secondo si rischia di perdersi in quelle ferite, perché ciò che si frappone tra noi e l'amore, tra noi e la gioia, non è solo il fatto che abbiamo delle ferite non guarite, ma che siamo identificati con esse.
Continuiamo a ripetere vecchi schemi perché abbiamo di noi stessi un'immagine ferita e crediamo che questo sia ciò che siamo. Siamo identificati col "bambino emozionale" ferito dentro di noi.
Mi riferisco a questo spazio come al "bambino emozionale" perché è in balia di potenti emozioni che sono al di là del nostro controllo e, spesso, al di là della nostra consapevolezza. Fintanto che siamo presi in questa identificazione, siamo fuori controllo e guidati dalla paura. Siamo come una macchina guidata da un giovane impetuoso e non centrato, oppure conduciamo la nostra vita in un modo che nasconda le nostre insicurezze e paure. Non abbiamo altra scelta se non quella di ripetere vecchi schemi e attrarre persone e situazioni che avvalorino il modo in cui percepiamo noi stessi.
Per me il secondo passo è stato comprendere che questo bambino emozionale non è ciò che io sono. Mi sono sempre fortemente identificato con l'immagine di me e la sensazione interiore di un fratello minore che non avrebbe mai potuto essere all'altezza del fratello maggiore, che percepivo come più intelligente, carismatico, sicuro di sé e perfino più sensibile e premuroso di quanto fossi io. Sentivo anche che lui otteneva sempre l'attenzione e il rispetto che io bramavo e che tutti invece, compresi i miei genitori, riservavano a lui. Ho esplorato ogni possibile aspetto di questa ferita.
Malgrado ciò, vergogna, paure e in sicurezze sono rimaste. In alcune situazioni mi ritrovo totalmente in balia di quella esperienza e non c'è nulla che io possa fare, eccetto osservarIa. Tutti gli sforzi per cambiarla o liberarmene non hanno mai funzionato. Infinite volte ho perfino sabotato i miei comportamenti in situazioni nelle quali mi sentivo sotto stress.
Per molto tempo non ho avuto nemmeno lontanamente la percezione di poter essere qualcosa di diverso da quel ruolo. Avevo l'impressione che quello fosse fondamentalmente ciò che ero e che tutti gli sforzi per uscirne fossero semplicemente un nascondersi. Ricordo un intenso momento della mia vita in cui ciò si manifestò con particolare evidenza. Mio fratello era una matricola alla Harvard University e io stavo preparando la domanda di ammissione. Un giorno arrivò la lettera dal preside di facoltà e, quando la aprii, rimasi sbalordito vedendo che ero stato accettato. Reagii come se fossi convinto che doveva esserci stato un errore. Più tardi venni a sapere che il preside aveva detto a mio fratello, che allora era uno dei redattori dell'Harvard Crimson (ndt: quotidiano del campus): "Se tuo fratello vale anche solo la metà di quanto vali tu, lo accetteremo".
Questa immagine di me stesso, di fratello minore che essenzialmente valeva soltanto la metà, mi ha tormentato per tutta la vita. Poi però è arrivato un momento, nel corso della mia ricerca interiore, in cui ho iniziato a comprendere che quello non era ciò che io sono. Ho cominciato gradualmente a riconoscere che l'immagine che avevo di me era il risultato di un potente condizionamento. Uscendo dalla rete familiare, trovando una nuova vita e un nuovo mondo per me stesso, sviluppando le mie qualità e approfondendo la meditazione, vidi che questa idea di me era un prodotto del passato. Strano a dirsi, ero così accecato da quella percezione di me stesso da non poter nemmeno riconoscere i miei personali talenti. Quando cambiò il senso di me stesso, anche la mia vita cambiò. Molti dei vecchi comportamenti che in passato avevano così fortemente condizionato le mie relazioni, la mia creatività e la mia gioia, divennero sempre meno determinanti. Ci sono ancora alcuni momenti in cui la vecchia percezione di me stesso prende 11 sopravvento sulla mia coscienza. La differenza è che ora ne sono consapevole e posso osservarIa da una certa distanza.
(Dall'introduzione dell'autore)
Indice:
Capitolo 1 - Lo stato mentale del bambino emozionale Due aspetti del bambino emozionale Cinque comportamenti del bambino emozionale Cinque ferite del bambino emozionale
Capitolo 2 - Lo stato di trance Nella trance siamo identificati con la ferita Diversi tipi di trance Rompere l'identificazione - uscire dalla trance
Capitolo 3 - Lo specchio Lo specchio mostra come influiamo sugli altri I nostri schemi di comportamento sono spesso inconsci Porre la giusta domanda
Capitolo 4 - Reattività e controllo Prestare attenzione a ciò che genera reazione Differenti tipi di cause scatenanti Prestare attenzione alle reazioni Differenti tipi di reazione Strategie di controllo Dietro la reazione c'è un bambino spaventato
Capitolo 5 - Aspettative e pretese Cosa c'è sotto le aspettative? La pretesa è un'aspettativa mascherata Le aspettative riflettono i passati tradimenti Aspettative negative
Capitolo 6 - Compromesso Il bambino emozionale è focalizzato sull'approvazione Scavare fino alle radici del compromesso La nostra immagine di noi stessi si fonda sul compromesso
Capitolo 7 - Assuefazione Ci sono molti modi di essere assuefatti Tutto dipende da controllo o indulgenza Chiarezza d'intenti e spazio interiore
Capitolo 8 - Pensiero magico Per un bambino la mistificazion e è naturale Il bambino confuso diventa un adulto confuso
Capitolo 9 - Vuoto e bisogno La paura è alla radice del nostro comportamento emotivo Differenti tipi di buco I bisogni essenziali I bisogni essenziali Guariamo dal senso di vuoto quando lo sentiamo
Capitolo 10 - Paura La paura è profonda, irrazionale e misteriosa La paura che arriva da traumi del passato risiede nel sistema nervoso L’accettazione della paura comincia con il riconoscerla La paura ha le sue ragioni Le due paure fondamentali Percepire la paura nel corpo
Capitolo 11 - Il contagio Il contagio spiega i nostri schemi negativi Il contagio diviene la nostra identità Il contagio può essere nascosto Guarire dal contagio
Capitolo 12 - Vergogna e colpa Le voci della vergogna Vincitori e vinti provano la medesima vergogna Il ciclo della vergogna Liberarsi dalla trance della vergogna
Capitolo 13 - L'istigatore-giudice Modi in cui l'lstigatore-Giudice si manifesta Il bambino risponde ribellandosi o collassando Crearsi le proprie regole
Capitolo 14 - Shock Principali aree in cui lo shock si manifesta
Capitolo 15 - Abbandono e privazione Abbandono e privazione derivano dal nostro vuoto interiore L:intimità risveglia la ferita d'abbandono Il problema sorge quando non affrontiamo questo vuoto Rabbia, furore e risentimento sono parte della ferita Tra lo stimolo e la reazione si nasconde la ferita Alcune situazioni provocano un travolgente senso di abbandono Mfrontare la ferita d'abbandono apre la strada al vero amore
Capitolo 16 - Fagocitazione Le cause della fagocitazione Agire dalla ferita La fagocitazione crea un forte conflitto interiore Per guarire la ferita della fagocitazione
Capitolo 17 - Sfiducia e rabbia Vivere nella sfiducia è normale Il ponte tra noi e gli altri si ruppe molto tempo fa Uscire dalla sfiducia
Capitolo 18 - Liberarsi dai vecchi schemi Seguire ciecamente un copione Come uscire dai vecchi schemi I quattro passi
Capitolo 19 - Affrontare le emozioni dolorose Non ci è stato insegnato come comportarci con le emozioni dolorose Comprendere come veniamo provocati Riconoscere quale ferita è stata provocata Imparare a contenere e sentire
Capitolo 20 - Far valere se stessi La lista delle invasioni La lista delle invasioni Porre un limite può generare profonda paura Scegliere dignità invece di "amore" Reazione o risposta? Fasi dell'imparare a porre dei limiti
Capitolo 21 - Repressione, espressione, contenimento Contenimento invece di repressione Emozioni represse posso portare a crisi isteriche o controllo L:espressione spazza via vecchie abitudini repressive Imparare a contenere Dalla repressione, all'espressione, al contenimento
Capitolo 22 - Sessualità e bambino emozionale Come si manifesta il bambino emozionale quando facciamo l'amore Vergogna, shock e disfunzioni nel fare l'amore I drammi nel fare l'amore Livelli nel fare l'amore Sessualità e bambino emozionai e
Capitolo 23 - Liberarsi dalla prigione dei ruoli Trovare ruoli che rispettino la nostra natura essenziale L'identificazione in ruoli diventa una prigione Ruoli che assumiamo nella relazione Uscire dal ruolo Liberarsi dai ruoli
Capitolo 24 - Il relazionarsi e il bambino emozionale Chi si sta relazionando? Non è l'impegno che conta, ma chi lo assume La sensibilità nei confronti di noi stessi porta a essere sensibili anche verso l'altro Il bambino emozionale non si relaziona consapevolmente Passare dallo stato di coscienza del bambino a quello dell'adulto
Capitolo 25 - Vivere in equilibrio Il nostro valore non si basa su ciò che facciamo Il condizionamento negativo delle nostre qualità Sintonizzare la visione interna ed esterna
Conclusioni Bibliografia selezionata Note sugli autori
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Scheda dell'autore: Krishnananda - Amana
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informazioni sull'Autore: Krishnananda - Amana
Krishnananda (Thomas Trobe) e Amana (Gitte Demant Trobe) conducono dal 1995 cicli di seminari, i Learning Love Seminars, che propongono un processo di apprendimento per imparare a vivere con amore, creativitò e silenzio interiore. Questo percorso si è sviluppato a partire dalla loro esperienza di coppia e si è ispirato agli insegnamneti del loro maestro spirituale, Osho. Krishnananda è psichiatra, ha studiato all'Università di Harvard e all'Università della California.
Amana è una terapeuta formata in Craniosacral Balancing e in Inner Child Work.
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