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Gustave Flaubert
Tre Racconti
A cura di Camillo Sbarbaro
Feltrinelli
Pag. 144 Formato: 13 x 20 cm. Anno: 2019 ISBN: 978-88-07-90342-7
€. 8.00 €. 7.60 (-5%)
Questi piccoli capolavori che sono i Tre racconti, pubblicati nel 1877, furono scritti mentre il loro autore stava componendo quell’invettiva contro la stupidità umana che è Bouvard e Pécuchet e, come dice Camillo Sbarbaro, “Flaubert riesce tuttavia, e quasi suo malgrado, a creare proprio allora quest’opera, che si offrirà ormai alle nuove generazioni letterarie come la più pura eredità, l’affermazione testamentaria di un autentico credo artistico”.
L’opera è articolata in tre episodi che costituiscono un autentico trittico narrativo, molto più che una raccolta di racconti, con una sua cadenza ritmica e un’armonia nella varietà stilistica. Dapprima la cronaca di un’esistenza semplice, umile e oscura, come è quella della fedele serva di provincia Felicita in Un cuore semplice.
Quindi La leggenda di san Giuliano spedaliere, la cui ispirazione era derivata da una vetrata normanna e che mette in scena l’avventurosa vicenda di un uomo che cerca invano di fuggire l’orribile destino di assassino dei genitori per poi divenire simbolo, attraverso le prove del pentimento e dell’espiazione, della vita tragica ed eroica del martire.
Infine, il racconto di derivazione biblica della decollazione del Battista concessa dal potente Erode alla feroce Erodiade quale premio per la danza di Salomè.
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Scheda dell'autore: Gustave Flaubert
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informazioni sull'Autore: Gustave Flaubert
Gustave Flaubert (Rouen, 12 dicembre 1821 – Croisset, 8 maggio 1880) è stato uno scrittore francese. Di indole pigra e con qualche difficoltà d'espressione, il piccolo Gustave si lega molto all'amico Ernest Chevalier, con il quale si propone di scrivere a due e che cerca di rendere partecipe dei primi sogni letterari, immaginando continuamente personaggi e scrivendo dialoghi e lettere, fino alle prime prove concluse, che risalgono agli anni passati nel Collège Royal di Rouen (dal 1831). Nel 1834 fonda una rivista manoscritta, chiamata «Art et progrès». Complessivamente non ha buoni voti e gli insegnanti riferiscono la sua trascuratezza ortografica e l'eccesso di fantasia. Eppure legge molto, opere di storici, classici e contemporanei della letteratura francese (come Michelet, Brantôme, Hugo, Dumas, Beaumarchais, Voltaire, Rabelais) e inglese (Shakespeare e Walter Scott), per esempio. Durante le vacanze estive conosce diverse ragazze che lo colpiscono (tra cui Élisa Schlésinger, nata Foucault (1810-88), di cui si innamora), ma l'inverno lo passa in solitudine a scrivere o con gli amici Alfred Le Poittevin (1816-48) e Louis Bouilhet, con i quali condivide il linguaggio scurrile tipico dell'età e qualche personaggio di fantasia. Di qualche anno più grande, Le Poittevin lascia il collegio e va a dirigere il giornale locale «Le Colibri», sul quale Flaubert pubblica qualche racconto e dei ritratti letterari (dal 1837). Nel 1841, per volere del padre, si iscrive alla facoltà di diritto di Parigi dove si trasferisce l'anno successivo, ma rientra subito a Rouen, decidendo di proseguire gli studi in casa. Da questo momento alterna periodi nella città natale con altri nella capitale, inquieto, annoiato, famelico, con ristrettezze economiche che male si adattano alle persone che frequenta, tra cui il nuovo amico Maxime Du Camp. A causa del manifestarsi di una forma di epilessia, rivelatasi nel 1844, abbandona quindi gli studi universitari e si dedica interamente alla letteratura, in particolare subito a L'educazione sentimentale (1845). Il padre nel frattempo rivende la proprietà di famiglia e fa ristrutturare una casa a Croisset, oggi nel comune di Canteleu, alcuni chilometri a valle di Rouen, il fratello Achille è diventato a sua volta medico, e la sorella Caroline sposa un vecchio compagno di collegio di Gustave, tale Émile Hamard. Durante il loro viaggio di nozze, accompagnati dai genitori di lei e da Gustave (che cerca di ritrovare i suoi amori, scoprendo che si sono trasferiti altrove) vanno anche a Genova, dove rimane colpito da un quadro di Bruegel raffigurante La tentazione di S. Antonio. In seguito alla morte del padre e della sorella (nel 1846), che lascia una bambina neonata (chiamata anche lei Caroline), tutto sembra crollare e Gustave si ritira con la madre e la nipotina a Croisset (ma tiene per sé anche un piccolo appartamento a Rouen), dove passerà gran parte della sua vita. L'8 maggio del 1880, dopo aver fatto un bagno caldo, con le valigie pronte per tornare a Parigi, muore, probabilmente per un'emorragia cerebrale. Il «discepolo» Maupassant arriva subito, e Flaubert viene sepolto a Rouen in presenza di pochi amici.
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