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McHugh Susan
Storia Sociale dei Cani
Bollati Boringhieri
Pag. 220 Formato: 14,5 x 21,7 cm. Anno: 2008 ISBN: 978-88-339-1940-9
€. 16.00 €. 15.20 (-5%)
Il cane è probabilmente l’animale domestico più popolare che conosciamo e certamente tra i più amati. Non è solo il miglior amico dell’uomo, è anche il più vecchio. Necropoli risalenti a più di 12 000 anni fa indicano che i cani viaggiavano al fianco degli uomini preistorici prima, durante e dopo che le due specie colonizzassero il mondo. La storia canina è strettamente intrecciata con quella dell’uomo sin dagli albori di quest’ultima, ed è questa l’affascinante vicenda che Susan McHugh ci racconta in Storia sociale dei cani. Questo libro va alla radice del dibattito che da sempre cerca di determinare se il cane discenda dal lupo, e passa in rassegna la presenza dei cani nella mitologia, nella religione e nella medicina, i culti canini nelle civiltà antiche e medievali più diverse, come quelle dell’Alaska, della Grecia, del Perù e della Persia.
Esamina inoltre il fenomeno relativamente recente dell’allevamento dei cani e la creazione delle specie, oltre al ruolo del cane nella letteratura scientifica e fantascientifica: da Laika, la prima astronauta, al riflesso condizionato del famoso cane di Pavlov, fino ai romanzi di fantascienza e a film di culto come Apocalypse 2024. Susan McHugh mostra come i cani oggi contribuiscano alla vita dell’uomo in infinite maniere, non solo come animali di compagnia e guide preziose, ma anche come fonte di sostentamento in Asia, intrattenitori, oggetti di indagini scientifiche e di culto religioso. Storia sociale dei cani narra come l’uomo abbia plasmato questa creatura attraverso i millenni, e come inevitabilmente essa abbia a sua volta plasmato noi.
A caccia con i re, in trincea, nel boudoir, sul tavolo di un laboratorio: da millenni, i cani – levrieri, pastori tedeschi, barboncini o umili bastardi – accompagnano l’uomo nelle sue imprese quotidiane. E da millenni questi muti compagni vedono proiettate sul proprio corpo categorie fin troppo umane, come razza e nobiltà, coraggio e codardia, sacrificio ed egoismo. Attraverso una ricca selezione di esempi tratti dalla letteratura, dalla storia dell’arte, dal cinema e dalla pubblicità, Storia sociale dei cani ripercorre l’avventura condivisa di uomo e cane, per mostrare come, fatalmente, la sovrapposizione con modelli culturali umani sia sempre finalizzata all’esclusione e alla denigrazione dell’ «altro», del diverso, dalla donna-cagna al bastardo-meticcio.
Susan McHugh affronta un tema complesso, dalle mille sfaccettature, e per farlo adotta una prospettiva che non è mai puramente storica né descrittiva ma ci fa capire che, nonostante i tentativi umani di sfruttarlo per perpetuare meccanismi di oppressione sociale, il cane conserva sempre un potenziale eversivo capace di renderlo un formidabile strumento di critica e trasformazione.
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