Pag. 192
Formato: 15 x 21 cm.
Anno: 2022
ISBN: 978-88-6588-245-0
"#SOSPESA" è il nuovo, coraggioso libro di Raffaella Regoli, giornalista, regista e reporter della trasmissione “Fuori dal coro”.
In questo diario, da giornalista libera, senza pregiudizi e doppie finalità qual è, l'autrice ci racconterà gli eventi degli ultimi mesi, analizzandoli con lucidità e tagliente pragmatismo.
Prepariamoci a scoprire tutta la verità sul Covid-19: dalla pandemia alle proteste contro il green pass; dagli scontri alle sospensioni dal lavoro; dalla crisi dei lockdown a quella della guerra. Eventi che hanno segnato uno spartiacque nella Storia e nelle nostre vite.
"#SOSPESA" è il racconto vissuto sulla propria pelle di Raffaella Regoli che, in quanto over 50, ha subito la sospensione dal lavoro per aver commesso l'amaro crimine di difendere la sua libertà di scelta, come sancito dalla nostra Costituzione.
Un libro nato per non dimenticare i soprusi che ci hanno dimostrato quanto basti poco perché diritti che credevamo acquisiti ci siano portati via, spogliandoci della nostra dignità.
Complice l’indifferenza di una maggioranza silenziosa, e l’urlo solitario di una minoranza guardata con disprezzo.
Pass digitali, obblighi sanitari, divieti, sospensioni, abusi di potere che hanno messo in ginocchio l'economia italiana e che stanno ridisegnano recinti invisibili e discriminazioni visibili.
A colpi di DPCM, di Decreti del Presidente del Consiglio, attraverso un'informazione spesso assente e compiacente, è stata cambiata l'etica del nostro Paese.
Quella che si sta imponendo infatti è una narrazione omologa e pericolosa, che divide l'opinione pubblica tra buoni e cattivi, tra cittadini di serie A e di serie B.
Tra chi viene premiamo per aver accettato una dubbia cura e chi, rifiutandola, è stato punito, etichettato e discriminato.
Raffaella Regoli ci condurrà in un viaggio dietro alle quinte del suo lavoro da inviata, regalandoci finalmente la verità che tanto meritiamo!
«Caro Governo, ti scrivo da dove mi hai confinato, agli arresti domiciliari. Sì perché a noi sospesi, ci avete lasciato senza lavoro, senza stipendio, senza dignità».
«Il 24 febbraio siamo stati improvvisamente catapultati in un nuovo secolo. Schiacciati a terra da un’altra emergenza. Una nuova paura. La guerra».
«Il green pass non è stato abolito, è stato semplicemente messo nel cassetto, nell’attesa di una nuova Pandemia. O peggio, quello che ci aspetta, di una nuova carestia».