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Michael Hardt, Antonio Negri
Questo Non è un Manifesto
Passare dalla protesta alla costituzione
Feltrinelli
Pag. 110 Formato: 13,5 x 20 cm. Anno: 2012 ISBN: 978-88-07-17246-5
€. 10.00 €. 9.50 (-5%)
Che sia giunto il momento di cambiare qualcosa, nel mondo in preda alla crisi globale, lo pensano davvero in molti. Che sia il caso di fare qualcosa per limitare tutti quei poteri dominanti, finanziari e politici, che ci hanno portato alla rovina sta diventando un sentimento condiviso.
Con questo intenso pamphlet, Hardt e Negri entrano nel merito della questione: non si tratta più, infatti, di protestare, come hanno fatto in questi anni i movimenti di piazza, ma di costruire, facendo emergere principi e pratiche che possano tirarci fuori dall’impasse. Proprio i movimenti hanno messo in evidenza quelli che potrebbero essere i primi principi “costituenti” di un nuovo sistema.
In primo luogo, il rifiuto della rappresentanza politica (composta da politici di professione e partiti politici) e la costruzione, in sua vece, di nuovi schemi di partecipazione democratica; poi la valorizzazione del “comune”, come sfera separata sia da quella privata sia da quella pubblica, statale; ma anche la ridefinizione di nuovi significati per il termine “libertà”, con la possibilità di attuare accordi politici per le moltitudini che eccedano ampiamente i limiti delle attuali costituzioni repubblicane.
Questi nuovi principi derivano da una lunga elaborazione teorica e sono sempre più messi in pratica a vari livelli in tutto il mondo. L’obiettivo è adesso creare un potere costituente che organizzi queste relazioni rendendole durevoli, promuovendo innovazioni future e rimanendo aperto ai desideri della moltitudine. I movimenti hanno dichiarato una nuova indipendenza e a portarla avanti dovrà essere un potere costituente. Questo libro ci dice come.
“Hardt e Negri sono di una straordinaria e rara razza: sono teorici della politica che credono fino in fondo nella gente, nel suo potere e nel suo buon senso nell’autogovernarsi. Il risultato sta in un matrimonio suggestivo di realismo e idealismo.”
Naomi Klein, autrice di No Logo
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Scheda dell'autore: Michael Hardt, Antonio Negri
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informazioni sull'Autore: Michael Hardt, Antonio Negri
Michael Hardt (nato nel 1960) è un teorico letterario e filosofo politico americano. Hardt è meglio conosciuto per il suo libro Impero , che è stato co-scritto con Antonio Negri . L'opera è stata considerata da alcuni come il " Manifesto comunista del 21 ° secolo".Hardt e Negri suggeriscono che diverse forze dominano la vita contemporanea, come l'oppressione di classe , la globalizzazione e la mercificazione dei servizi. Queste forze hanno il potenziale per innescare il cambiamento sociale con conseguenze senza precedenti. Una sua successiva opera, Moltitudine: Guerra e democrazia nell'Età dell'Ipero è stato pubblicata nel 2004.
Antonio Negri (conosciuto come Toni Negri) è un politico e filosofo tra i più noti pensatori e teorici dell'estrema sinistra italiana tra la fine degli anni Sessanta e gli anni Ottanta. Ha insegnato in diverse università europee e la sua produzione teorica ha ottenuto diversi riconoscimenti internazionali. Il libro che l’ha reso famoso nel mondo è Impero, scritto in collaborazione con Michael Hardt, testo fortemente critico della globalizzazione liberista e del moderno imperialismo. Nel 1969 è stato tra i fondatori di Potere Operaio, gruppo operaista della sinistra extraparlamentare; nel 1979 è stato accusato di complicità politica e morale con il gruppo terroristico delle Brigate Rosse, in un processo molto discusso nel quale è stato condannato in via definitiva a dodici anni di carcere. Negri è stato condannato senza effettive prove mentre stava professando la sua carriera di affermato docente universitario di filosofia; si è sempre proclamato innocente e vittima di errore giudiziario o condanna per un reato di opinione. Nel 1983 è diventato deputato del Partito Radicale e, godendo dell'immunità parlamentare, è uscito di prigione e si è rifugiato in Francia dove ha continuato a professare la carriera di docente universitario. Dopo un patteggiamento nel 2003 è stato scarcerato definitivamente.
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