Pietro Ubaldi (1886-1972) fu profondo studioso di scienze psichiche e spirituali, possedendo in sommo grado una preziosa facoltà medianico-intuitiva che gli permise di realizzare la sua grandiosa Opera di portata universale. Molto noto in Italia negli anni Trenta e Quaranta, Ubaldi può a buon diritto essere considerato tra i più alti e ispirati esponenti di quel genio italico che purtroppo solo in terra straniera trova il giusto riconoscimento dei propri meriti e del proprio valore. Infatti, in Brasile - dove egli si trasferì e concluse la sua esistenza terrena - nel 1966 la sua Opera fu simbolicamente consegnata alle autorità governative e culturali: oggi in quel Paese costituisce un importante fondamento di conoscenza scientifica e spirituale.