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Stefania Redini
Pranayama
Dal respiro nel corpo al corpo nel respiro
Om edizioni
Pag. 155 Formato: 15 x 21 cm. Anno: 2015 ISBN: 978-88-9568-794-0
€. 15.00 €. 14.25 (-5%)
Il Pranayama è l’arte regale dello yoga. Poiché riguarda la componente sottile del respiro, può accadere di confonderlo con quest’ultimo.
Come sempre, siamo costretti dal nostro modo di ragionare “dualistico” a fare una distinzione dove in ultima analisi non ne esisterebbe alcuna, cioè fra la componente sottile e la componente densa del nostro essere. La pratica dello yoga, come per qualunque arte e disciplina, è passata attraverso trasmissioni, che implicano tantissime comprensioni, tantissime interpretazioni. Nel libro, Stefania Redini indica le fonti delle pratiche e che cosa per lei hanno significato.
L’esperienza iniziata - e mai interrotta dal ‘78 ad oggi - l’ha condotta a tanti incontri, alcuni fondamentali, tanto da inevitabilmente seguirli, approfondirli, per poi accorgersi che avevano preparato il terreno per quel che sarebbe successivamente venuto. Non c’era stacco o cambiamento di fondo, solo sguardi diversi per la stessa visione.
Volendo indicare un percorso dalla respirazione, attraverso il respiro, al prànàyàma, saranno indicate dunque le pratiche inerenti che mirano più all’uno o all’altro di questi tre aspetti. Divisi per necessità di esposizione e mai per loro natura.
Il percorso non è lineare, è circolare. È una spirale: ogni cerchio di esplorazione riparte in un altro cerchio - cosa è cambiato? Apparentemente nulla. In realtà, se il percorso non è stato solo semplicemente pensato, la visione cambia.
Di cerchio in cerchio, la spirale della via e della vita.
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Scheda dell'autore: Stefania Redini
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informazioni sull'Autore: Stefania Redini
Stefania Redini, incontra lo Yoga per la prima volta alla fine degli anni 70, con Frieda Den Haan, allieva di Swami Gitananda Giri di Pondicherry, e sotto la sua guida inizia le prima esperienza di trasmissione. Nel frattempo, negli anni ’80, segue una formazione con Andrè Van Lysebeth, integrando altri aspetti della pratica del respiro e del pranayama con Wily Van Lysebeth. Negli anni ’90 frequenta l’Ashram di Arnaud Desjardins in Francia, cercando sempre più l’integrazione della visione non duale nella vita di tutti i giorni. Una formazione con T.K. Shribhashyam, figlio del celebre maestro T: Krishnamacharya di Mysore sottolinea una visione dello Yoga classico, con i suoi legami con l’ayurveda e con la filosofia indiana. Negli anni del duemila l’incontro con Eric Baret, che trasmette lo Yoga della Non Dualità nella linea del Tantrismo Kashmiro apre finalmente la porta al sentire la profonda integrazione fra la pratica e la filosofia dello Yoga. Negli stessi anni inizia una formazione continua con Yolande Deswarte, co-fondatrice della Spiraldynamik, arte e scienza del movimento umano. Ha seguito per circa venti anni la formazione di Shiatsu con il maestro K. Sasaki, fondatore della Iokai International, già assistente di S. Masunaga.
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