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Stéphane Mallarmé
Poesie
A cura di Luciana Frezza - Testo originale a fronte
Feltrinelli
Pag. 352 Formato: 13 x 20 cm. Anno: 2017 ISBN: 978-88-07-90281-9
€. 10.00 €. 9.50 (-5%)
Questa edizione dell’intera opera poetica di Mallarmé, corredata di traduzione e commento, si propone di contribuire a far partecipe il maggior numero di lettori italiani della difficile e schiva bellezza di questa poesia.
Il criterio fondamentale cui la traduzione si ispira è quello di una fedeltà globale, in grado di riprodurre gli stessi mezzi espressivi, il gusto, i vizi e le manie: in sostanza, una sorta di imitazione di Mallarmé.
Il commento utilizza gli apporti più rilevanti della critica mallarmeana: esso cerca di soddisfare l’esigenza di una comprensione logica del testo, districandone i grovigli sintattici, svolgendo i passi contratti, non eludendo mai le zone di maggiore oscurità ma tentando di superarla o di ridurla, e limitandosi a sottolineare le ambiguità intenzionali che come tali devono rimanere.
Uno strumento valido e completo per accostarsi all’opera del poeta principe del Simbolismo.
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Scheda dell'autore: Stéphane Mallarmé
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informazioni sull'Autore: Stéphane Mallarmé
Stéphane Mallarmé nasce a Parigi nel 1842; a cinque anni perde la madre; nel 1857 muore l'amata sorella Maria. Ottenuto il baccalaureato, Mallarmé si impiega presso il Registro di Sens; la lettura delle Fleurs du Mal di Baudelaire. usciti in II ed. nel 1861, suscita in lui una viva impressione, determinante per la sua formazione letteraria: del 1862 è l'articolo Hérésies artistiques. L'art pour tous. Nel giugno conosce Maria Christina Gerhard, che sposerà a Londra il 10 agosto 1863; al periodo londinese risalgono le prime traduzioni di E. A. Poe. Rientrato in Francia, ottiene l'abilitazione all'insegnamento dell'inglese. Nel 1864 nasce la figlia Geneviève. Al novembre 1866 risale la prima lettera di Paul Verlaine, che segna l'inizio di un'amicizia profonda e duratura. Seguono, dal 1868 al 1871, gli anni disperati della crisi religiosa e ideologica; il poeta è inquieto, si dedica allo studio delle lingue semitiche, si interessa di scienze naturali e di egittologia, da cui trae nuovi suggerimenti simbolici. Nel luglio 1871 nasce il figlio Anatole; in ottobre olliene l'incarico d'inglese al liceo Fontanes di Parigi. È il periodo più creativo di Mallarmè, conosce Rimbaud, Manet e gli impressionisti; Sotto pseudonimi femminili cura una rivista, La Dernière Mode; nel 1876 pubblica l'Après-midi d'un Faune. Nel 1879 gli muore il figlioletto Anatole. Crescono intanto, intorno a lui, consenso e ammirazione: poeti e amici, tra cui A. Gide, P. Valery e O. Wilde, si riuniscono nella slla casa ogni martedì sera sono i Mardis de la rue de Rome. Del 1885 è la lettera a Verlaine, nota come "Autobiografia"; nel 1887 esce la prima raccolta delle sue Poésies e nel 1897 l'edizione definitiva delle prose (Divagations); nel 1894, stanco e malato, aveva lasciato l'insegnamento. Ritiratosi a Valvins, muore nel 1899.
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