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Ivan Sergeevich Turgenev
Padri e Figli
a cura di Paolo Nori
Feltrinelli
Pag. 222 Formato: 13 x 20 cm. Anno: 2013 ISBN: 978-88-07-90090-7
€. 9.00 €. 8.55 (-5%)
Sono passati, da allora, 147 anni, e per chi vive, oggi, in Italia, capire come agivano 147 anni fa le idee e le aspirazioni delle giovani generazioni pietroburghesi su uno scrittore dell'età di Turgenev (che, essendo nato nel 1818 aveva, quando uscì 'Padri e figli', quarantaquattro anni) non è forse più una cosa che abbia un grande significato; eppure leggendo il romanzo resta intatto, mi sembra, quell'inspiegabile piacere di cui parlava Pisarev e che riconosceva anche Dostoevskij e che toccò anche un giovane medico che si chiamava Anton Cechov che scrisse: 'Dio mio! Quale magnificenza Padri e figli di Turgenev! Addirittura da gridare al soccorso'
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Scheda dell'autore: Ivan Sergeevich Turgenev
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informazioni sull'Autore: Ivan Sergeevich Turgenev
Ivan Sergeevič Turgenev (Orël, 9 novembre 1818 – Bougival, 3 settembre 1883) è stato uno scrittore e drammaturgo russo. La data di nascita è il 28 ottobre, secondo il calendario giuliano in vigore all'epoca. Il suo romanzo Padri e figli è considerato uno dei capolavori della narrativa del XIX secolo per la sua analisi della struttura familiare russa della sua epoca e dei rapporti interpersonali al suo interno. Turgenev nacque in un'antica ed agiata famiglia di Orël, nell'omonima provincia russa. Suo padre, Sergej Nikolaevič, colonnello in un reggimento di cavalleria degli ussari, morì quando Ivan aveva sedici anni, lasciandolo, insieme al fratello Nikolaj, alle cure della madre Varvara Petrovna Lutovinova, donna severa ed inflessibile, ricca proprietaria di terreni con molti servi della gleba. Dopo aver frequentato i corsi scolastici tipici per ragazzi della sua estrazione sociale, Turgenev studiò per un anno all'Università di Mosca, ed in seguito in quella di San Pietroburgo, specializzandosi in studi classici, letteratura russa e filologia. Infine, nel 1838, fu mandato all'Università di Berlino a studiare filosofia (soprattutto Hegel) e storia. Qui Turgenev fu colpito dalla constatazione di quanto la società dell'Europa occidentale fosse più moderna di quella russa, tanto che, al suo ritorno in patria, si distinse per le idee "filo-occidentali", contrapposte a quelle "slavofile", essendo convinto che la Russia poteva progredire imitando l'Occidente, ed abolendo istituzioni ormai superate dai tempi, prima fra tutte la servitù della gleba. Uno dei servi di famiglia un giorno gli lesse alcuni versi del Rossiad di Мichail Matveevič Cheraskov, famoso poeta del XVIII secolo. I primi lavori letterari di Turgenev dimostrarono il suo genio, e furono favorevolmente accolti da Belinskij, all'epoca il più influente critico letterario russo. Negli ultimi anni della sua vita Turgenev risiedette raramente in Russia, preferendo Baden-Baden o Parigi, spesso seguendo la famiglia della famosa cantante Pauline Garcia-Viardot, con cui ebbe una lunghissima relazione sentimentale. Turgenev non si sposò mai,[1] ma ebbe una figlia da una sua domestica. Di corporatura alta e imponente, era tuttavia persona riservata e timida di carattere. Il letterato con cui ebbe i più stretti legami di amicizia fu Gustave Flaubert. Nel 1857, a Baden-Baden, salvò Tolstoj – che aveva perso tutto al gioco d'azzardo – concedendogli un prestito per tornare in patria; inoltre trasse da identici impacci Dostoevskij.[2] Turgenev ebbe l'occasione di visitare anche l'Inghilterra, dove, nel 1879 ricevette la laurea ad honorem in legge dall'Università di Oxford. Morì a Bougival, vicino a Parigi, il 3 settembre 1883.
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