Jean-Nicolas Arthur Rimbaud nasce a Charleville, nelle Ardenne, nel 1854. Il padre si separerà presto dalla moglie e vivrà lontano dalla famiglia. Rimbaud manifesta un carattere chiuso, studioso, disciplinato e un precoce talento poetico. Negli anni della caduta di Napoleone III e della Comune parigina, Rimbaud fugge più volte da casa e inizia i suoi vagabondaggi, passa il suo tempo con l’amico Ernest Delahaye e ostenta un atteggiamento anticonformista. Diciassettenne, nel 1871, scrive il Bateau ivre e lo manda Paul Verlaine, che lo invita a Parigi. I due poeti iniziano assieme una vita di sregolatezze e si trasferiscono a Londra, mentre Mathilde Verlaine intenta un processo per ottenere la separazione dal marito con l’accusa di omosessualità. Vivendo tra Londra e la Francia, i litigi tra i due poeti e la miseria della loro vita si fanno sempre più gravi. Nel 1873 Rimbaud scrive Une saison en enfer e inizia le Illuminations. Intanto Verlaine, dopo l’ennesima scenata, gli spara due colpi di rivoltella, lo ferisce e viene condannato a due anni di carcere a seguito della denuncia di Rimbaud. Nel 1875, Verlaine liberato raggiunge Rimbaud a Stoccarda. I due si separano definitivamente ma Rimbaud ha affidato a Verlaine le Illuminations. Rimbaud girovaga per l’Europa (Belgio, Italia, Austria, Germania, Danimarca, Svezia, Svizzera, Cipro) e le colonie olandesi, facendo diversi lavori, poi si trasferisce a fare il mercante in Nord Africa, dove vive con un’abissina. Nel 1885 sono pubblicate a Parigi le Illuminations, a cura di Verlaine. Nel 1891 le condizioni di salute si aggravano, lascia Aden per Marsiglia, dove gli viene amputata una gamba affetta da tumore e dove muore a trentasette anni, mentre a sua insaputa esce a Parigi la raccolta delle sue poesie.